Parte prima > La derivazione delle creature da Dio > Gli angeli > La creazione degli angeli nel loro essere naturale > Se gli angeli siano stati creati prima del mondo corporeo
Prima pars
Quaestio 61
Articulus 3
[30952] Iª q. 61 a. 3 arg. 1 Ad tertium sic proceditur. Videtur quod Angeli fuerint creati ante mundum corporeum. Dicit enim Hieronymus, super epistolam ad Titum, sex millia nondum nostri temporis complentur annorum; et quanta tempora, quantasque saeculorum origines fuisse arbitrandum est, in quibus Angeli, throni, dominationes, ceterique ordines Deo servierunt? Damascenus etiam dicit, in II libro, quidam dicunt quod ante omnem creationem geniti sunt Angeli; ut theologus dicit Gregorius, primum quidem excogitavit angelicas virtutes et caelestes, et excogitatio opus eius fuit.
|
|
Prima parte
Questione 61
Articolo 3
[30952] Iª q. 61 a. 3 arg. 1
SEMBRA che gli angeli siano stati creati prima del mondo corporeo. Infatti:
1. S. Girolamo si domanda: "Il nostro tempo non ha ancora raggiunto i seimila anni, ma quanto tempo e quanti secoli dobbiamo credere che siano trascorsi dacché gli Angeli, i Troni, le Dominazioni e tutti gli altri ordini servono Dio?". - Anche il Damasceno riferisce: "Alcuni affermano che gli angeli furon creati prima di ogni altra creazione, come dice Gregorio il Teologo: "Prima di tutto Dio pensò le virtù angeliche e celesti, e il pensiero fu la sua opera"".
|
[30953] Iª q. 61 a. 3 arg. 2 Praeterea, angelica natura est media inter naturam divinam et naturam corpoream. Sed natura divina est ab aeterno, natura autem corporea ex tempore. Ergo natura angelica facta est ante creationem temporis, et post aeternitatem.
|
|
[30953] Iª q. 61 a. 3 arg. 2
2. La natura angelica sta tra la natura divina e quella corporea. Ma la natura divina esiste da tutta l'eternità, quella corporea invece solo a cominciare dal tempo. Dunque la natura angelica fu creata prima della creazione del tempo, e dopo l'eternità.
|
[30954] Iª q. 61 a. 3 arg. 3 Praeterea, plus distat natura angelica a natura corporali, quam una natura corporalis ab alia. Sed una natura corporalis fuit facta ante aliam, unde et sex dies productionis rerum in principio Genesis describuntur. Ergo multo magis natura angelica facta est ante omnem naturam corporalem.
|
|
[30954] Iª q. 61 a. 3 arg. 3
3. La natura angelica è più distante dalla natura corporea di quello che lo sia una natura corporea da un'altra. Ora, certe nature corporee furono create prima di altre: cosicché nel principio della Genesi si parla dei sei giorni in cui avvenne la creazione delle cose. Dunque a maggior ragione la natura angelica deve essere stata creata prima di ogni natura corporea.
|
[30955] Iª q. 61 a. 3 s. c. Sed contra est quod dicitur Gen. I, in principio creavit Deus caelum et terram. Non autem hoc esset verum, si aliquid creasset antea. Ergo Angeli non sunt ante naturam corpoream creati.
|
|
[30955] Iª q. 61 a. 3 s. c.
IN CONTRARIO: La Genesi afferma: "In principio Dio creò il cielo e la terra". Ora, tale affermazione non sarebbe vera se Dio avesse già creato qualche cosa prima di allora. Dunque gli angeli non furono creati prima dei corpi.
|
[30956] Iª q. 61 a. 3 co. Respondeo dicendum quod circa hoc invenitur duplex sanctorum doctorum sententia, illa tamen probabilior videtur, quod Angeli simul cum creatura corporea sunt creati. Angeli enim sunt quaedam pars universi, non enim constituunt per se unum universum, sed tam ipsi quam creatura corporea in constitutionem unius universi conveniunt. Quod apparet ex ordine unius creaturae ad aliam, ordo enim rerum ad invicem est bonum universi. Nulla autem pars perfecta est a suo toto separata. Non est igitur probabile ut Deus, cuius perfecta sunt opera, ut dicitur Deut. XXXII, creaturam angelicam seorsum ante alias creaturas creaverit. Quamvis contrarium non sit reputandum erroneum; praecipue propter sententiam Gregorii Nazianzeni, cuius tanta est in doctrina Christiana auctoritas, ut nullus unquam eius dictis calumniam inferre praesumpserit, sicut nec Athanasii documentis, ut Hieronymus dicit.
|
|
[30956] Iª q. 61 a. 3 co.
RISPONDO: Sull'argomento esistono due sentenze dei santi Dottori. Sembra tuttavia più attendibile quella che ritiene la creazione degli angeli simultanea a quella dei corpi. Gli angeli infatti sono una parte dell'universo: non costituiscono un universo a sé, ma insieme alle creature corporee costituiscono un solo universo. Questo appare con evidenza dall'ordine esistente tra le cose: infatti il bene dell'universo consiste nell'ordine vicendevole delle cose tra loro. Ora, nessuna parte risulta perfetta, separata dal suo tutto. Non è dunque probabile che Dio, "le cui opere sono perfette", abbia creato separatamente la natura angelica prima delle altre creature. - Tuttavia la spiegazione contraria non si deve considerare erronea; specialmente trattandosi della sentenza di S. Gregorio Nazianzeno, la cui autorità nella dottrina cristiana è tanto grande che, come attesta S. Girolamo, nessuno ha mai presunto incriminare quanto egli afferma, come nessuno ha osato mai incriminare gli insegnamenti di S. Atanasio.
|
[30957] Iª q. 61 a. 3 ad 1 Ad primum ergo dicendum quod Hieronymus loquitur secundum sententiam doctorum Graecorum, qui omnes hoc concorditer sentiunt, quod Angeli sunt ante mundum corporeum creati.
|
|
[30957] Iª q. 61 a. 3 ad 1
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. S. Girolamo riferisce la dottrina dei Padri greci, i quali ritengono tutti concordemente che gli angeli furono creati prima del mondo corporeo.
|
[30958] Iª q. 61 a. 3 ad 2 Ad secundum dicendum quod Deus non est aliqua pars universi, sed est supra totum universum, praehabens in se eminentiori modo totam universi perfectionem. Angelus autem est pars universi. Unde non est eadem ratio.
|
|
[30958] Iª q. 61 a. 3 ad 2
2. Dio non è una parte dell'universo, ma tutto lo trascende, avendo in sé in maniera eminente tutta la perfezione dell'universo. L'angelo invece fa parte dell'universo. Perciò l'argomento non regge.
|
[30959] Iª q. 61 a. 3 ad 3 Ad tertium dicendum quod creaturae corporeae omnes sunt unum in materia, sed Angeli non conveniunt in materia cum creatura corporea. Unde, creata materia corporalis creaturae, omnia quodammodo sunt creata, non autem, creatis Angelis, esset ipsum universum creatum. Si vero contrarium teneatur, quod dicitur Gen. I, in principio creavit Deus caelum et terram exponendum est, in principio, idest in filio, vel in principio temporis, non autem in principio, idest ante quod nihil, nisi dicatur, ante quod nihil in genere corporalium creaturarum.
|
|
[30959] Iª q. 61 a. 3 ad 3
3. Tutte le creature corporee hanno in comune un'unica materia: gli angeli invece non hanno questa comunanza di materia con le creature corporali. Perciò una volta creata la materia degli esseri corporei, in qualche modo tutte le cose furono (in quel momento) create. Invece una volta creati gli angeli, non ci sarebbe stata con questo la creazione dell'universo.
Se poi si ritiene la sentenza contraria, allora nelle parole della Genesi, "In principio Dio creò il cielo e la terra", l'espressione "in principio" si deve intendere nel Figlio, oppure all'inizio del tempo; ma "in principio" in tal caso non significherebbe più nel momento prima del quale non vi era nulla, bensì soltanto: nel momento prima del quale non esisteva nessuna creatura corporea.
|
|
|