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Se in ogni uomo ci siano più peccati originali
Prima pars secundae partis
Quaestio 82
Articulus 2
[37083] Iª-IIae q. 82 a. 2 arg. 1 Ad secundum sic proceditur. Videtur quod in uno homine sint multa originalia peccata. Dicitur enim in Psalmo l, ecce enim in iniquitatibus conceptus sum, et in peccatis concepit me mater mea. Sed peccatum in quo homo concipitur, est originale. Ergo plura peccata originalia sunt in uno homine.
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Prima parte della seconda parte
Questione 82
Articolo 2
[37083] Iª-IIae q. 82 a. 2 arg. 1
SEMBRA che in ogni uomo ci siano più peccati originali. Infatti:
1. Scrive il Salmista: "Ecco infatti nelle iniquità fui concepito, e nei peccati mi concepì mia madre". Ora, il peccato in cui l'uomo viene concepito è il peccato originale. Quindi in ogni uomo ci sono più peccati originali.
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[37084] Iª-IIae q. 82 a. 2 arg. 2 Praeterea, unus et idem habitus non inclinat ad contraria, habitus enim inclinat per modum naturae, quae tendit in unum. Sed peccatum originale, etiam in uno homine, inclinat ad diversa peccata et contraria. Ergo peccatum originale non est unus habitus, sed plures.
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[37084] Iª-IIae q. 82 a. 2 arg. 2
2. Un identico abito non può inclinare ad atti contrari: infatti l'abito inclina come la natura, la quale tende a un effetto unico. Invece il peccato originale, anche in un individuo particolare, spinge a peccati diversi e contrari. Dunque il peccato originale non è un abito unico, ma è molteplice.
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[37085] Iª-IIae q. 82 a. 2 arg. 3 Praeterea, peccatum originale inficit omnes animae partes. Sed diversae partes animae sunt diversa subiecta peccati, ut ex praemissis patet. Cum igitur unum peccatum non possit esse in diversis subiectis, videtur quod peccatum originale non sit unum, sed multa.
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[37085] Iª-IIae q. 82 a. 2 arg. 3
3. Il peccato originale inquina tutte le potenze dell'anima. Ora, le varie potenze dell'anima sono sedi distinte del peccato, come sopra abbiamo spiegato. Perciò, non potendo un unico peccato risiedere in subietti diversi, è chiaro che il peccato originale non è unico ma molteplice.
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[37086] Iª-IIae q. 82 a. 2 s. c. Sed contra est quod dicitur Ioan. I, ecce agnus Dei, ecce qui tollit peccatum mundi. Quod singulariter dicitur, quia peccatum mundi, quod est peccatum originale, est unum; ut Glossa ibidem exponit.
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[37086] Iª-IIae q. 82 a. 2 s. c.
IN CONTRARIO: Sta scritto: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo". Ed è detto al singolare, perché, come spiega la Glossa, "Il peccato del mondo", cioè il peccato originale, è uno solo.
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[37087] Iª-IIae q. 82 a. 2 co. Respondeo dicendum quod in uno homine est unum peccatum originale. Cuius ratio dupliciter accipi potest. Uno modo, ex parte causae peccati originalis. Dictum est enim supra quod solum primum peccatum primi parentis in posteros traducitur. Unde peccatum originale in uno homine est unum numero; et in omnibus hominibus est unum proportione, in respectu scilicet ad primum principium. Alio modo potest accipi ratio eius ex ipsa essentia originalis peccati. In omni enim inordinata dispositione unitas speciei consideratur ex parte causae; unitas autem secundum numerum, ex parte subiecti. Sicut patet in aegritudine corporali, sunt enim diversae aegritudines specie quae ex diversis causis procedunt, puta ex superabundantia calidi vel frigidi, vel ex laesione pulmonis vel hepatis; una autem aegritudo secundum speciem, in uno homine non est nisi una numero. Causa autem huius corruptae dispositionis quae dicitur originale peccatum, est una tantum, scilicet privatio originalis iustitiae, per quam sublata est subiectio humanae mentis ad Deum. Et ideo peccatum originale est unum specie. Et in uno homine non potest esse nisi unum numero, in diversis autem hominibus est unum specie et proportione, diversum autem numero.
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[37087] Iª-IIae q. 82 a. 2 co.
RISPONDO: In ogni uomo c'è un unico peccato originale. E ciò si può spiegare con due argomenti. Primo, partendo dalla causa del peccato originale. Infatti sopra abbiamo dimostrato che si trasmette ai posteri solo il primo peccato del nostro progenitore. Perciò in ogni uomo il peccato originale è numericamente unico; e in tutti gli uomini è unico per analogia (di attribuzione), in quanto ha come punto di riferimento un unico primo principio.
Secondo, partendo dalla stessa natura del peccato originale. Infatti in ogni disposizione disordinata l'unità specifica si desume dalla causalità di essa; mentre l'unità numerica si desume dal subietto. Ciò è evidente nel caso delle infermità fisiche. Infatti tante sono specificatamente le infermità, quante sono le cause da cui derivano: eccesso di calore o di frigidità, affezioni di polmoni, di fegato, e così via. Ma una malattia specificatamente unica non può essere che unica in un determinato individuo. Ora, la causa di quella cattiva disposizione, che si dice peccato originale, è una soltanto: la privazione della giustizia originale, da cui fu distrutta la sottomissione a Dio dell'anima umana. Perciò il peccato originale è specificatamente unico. E non può essere che numericamente unico in ogni uomo: mentre in uomini distinti è unico specificatamente e per analogia (di attribuzione), ma numericamente molteplice.
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[37088] Iª-IIae q. 82 a. 2 ad 1 Ad primum ergo dicendum quod pluraliter dicitur in peccatis, secundum illum morem divinae Scripturae quo frequenter ponitur pluralis numerus pro singulari, sicut Matth. II, defuncti sunt qui quaerebant animam pueri. Vel quia in peccato originali virtualiter praeexistunt omnia peccata actualia, sicut in quodam principio, unde est multiplex virtute. Vel quia in peccato primi parentis quod per originem traducitur, fuerunt plures deformitates, scilicet superbiae, inobedientiae, gulae, et alia huiusmodi. Vel quia multae partes animae inficiuntur per peccatum originale.
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[37088] Iª-IIae q. 82 a. 2 ad 1
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. In quel testo si parla al plurale di peccati, secondo l'uso della Sacra Scrittura, in cui spesso il plurale sostituisce il singolare; come quando si dice nel Vangelo: "Sono morti coloro che attentavano alla vita del bambino". Oppure si può spiegare col fatto che nel peccato originale preesistono virtualmente tutti i peccati attuali, come nel loro principio: e quindi è un peccato virtualmente molteplice. O anche dal fatto che nel peccato di Adamo, trasmesso per generazione, molti erano i traviamenti: c'era la superbia, la disobbedienza, la gola, e altro ancora. Oppure si vuole alludere alla contaminazione delle varie potenze dell'anima dovuta al peccato originale.
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[37089] Iª-IIae q. 82 a. 2 ad 2 Ad secundum dicendum quod unus habitus non potest inclinare per se et directe, idest per propriam formam, ad contraria. Sed indirecte et per accidens, scilicet per remotionem prohibentis, nihil prohibet, sicut, soluta harmonia corporis mixti, elementa tendunt in loca contraria. Et similiter, soluta harmonia originalis iustitiae, diversae animae potentiae in diversa feruntur.
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[37089] Iª-IIae q. 82 a. 2 ad 2
2. Un abito, di per sé e direttamente, cioè in forza della sua forma, non può inclinare le facoltà verso cose contrarie. Ma può farlo indirettamente e per accidens, cioè in quanto esso elimina un ostacolo: spezzata, p. es., l'armonia di un corpo misto, i vari elementi tendono verso luoghi naturali contrari. Così pure, spezzata l'armonia della giustizia originale, le varie potenze dell'anima si dirigono verso oggetti disparati.
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[37090] Iª-IIae q. 82 a. 2 ad 3 Ad tertium dicendum quod peccatum originale inficit diversas partes animae, secundum quod sunt partes unius totius, sicut et iustitia originalis continebat omnes animae partes in unum. Et ideo est unum tantum peccatum originale. Sicut etiam est una febris in uno homine, quamvis diversae partes corporis graventur.
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[37090] Iª-IIae q. 82 a. 2 ad 3
3. Il peccato originale contamina le diverse potenze dell'anima in quanto sono parti di un tutto: esattamente come la giustizia originale le guidava come un tutto unico. Perciò il peccato originale è uno soltanto. Come è unica la febbre di un paziente, sebbene siano diverse le membra del corpo che ne sono colpite.
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