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Se la circoncisione conferisse la grazia santificante
Tertia pars
Quaestio 70
Articulus 4
[50265] IIIª q. 70 a. 4 arg. 1 Ad quartum sic proceditur. Videtur quod circumcisio non conferebat gratiam iustificantem. Dicit enim apostolus, Galat. II, si ex lege est iustitia, Christus gratis mortuus est, idest sine causa. Sed circumcisio erat quaedam obligatio legis implendae, secundum illud Galat. V, testificor omni homini circumcidenti se quoniam debitor est universae legis faciendae. Ergo, si ex circumcisione est iustitia, Christus gratis, idest sine causa, mortuus est. Sed hoc est inconveniens. Non ergo ex circumcisione erat gratia iustificans a peccato.
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Terza parte
Questione 70
Articolo 4
[50265] IIIª q. 70 a. 4 arg. 1
SEMBRA che la circoncisione non conferisse la grazia santificante. Infatti:
1. L'Apostolo scrive: «Se la giustizia si avesse già per la legge, allora Cristo sarebbe morto invano», cioè senza scopo. La circoncisione era invece un impegno a rispettare la legge, secondo l'altra affermazione paolina: «A chiunque è circonciso dichiaro che è obbligato a osservare tutta la legge». Quindi se dalla circoncisione viene la giustizia, «Cristo è morto invano», cioè senza motivo. Ma questo è inammissibile. Dunque la circoncisione non conferiva la grazia che purifica dal peccato.
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[50266] IIIª q. 70 a. 4 arg. 2 Praeterea, ante institutionem circumcisionis sola fides ad iustificationem sufficiebat, dicit enim Gregorius, in Moral., quod apud nos valet aqua Baptismatis, hoc egit apud veteres pro parvulis sola fides. Sed virtus fidei non est imminuta propter mandatum circumcisionis. Ergo sola fides parvulos iustificabat, et non circumcisio.
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[50266] IIIª q. 70 a. 4 arg. 2
2. Prima della circoncisione a giustificare bastava la fede da sola; dice infatti S. Gregorio: «Quello che presso di noi fa l'acqua del battesimo, presso gli antichi lo faceva per i bambini la sola fede». Ma l'efficacia della fede non diminuì col precetto della circoncisione. Perciò la sola fede giustificava i bambini e non la circoncisione.
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[50267] IIIª q. 70 a. 4 arg. 3 Praeterea, Iosue V legitur quod populus qui natus est in deserto per quadraginta annos, incircumcisus fuit. Si ergo per circumcisionem auferebatur peccatum originale, videtur quod omnes qui in deserto mortui sunt, tam parvuli quam adulti, fuerint damnati. Et eadem obiectio est de pueris qui moriebantur ante octavum diem circumcisionis, qui praeveniri non debebat, sicut dictum est.
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[50267] IIIª q. 70 a. 4 arg. 3
3. Nel libro di Giosuè si legge che «il popolo nato nel deserto durante i quarant'anni non fu circonciso». Se dunque il peccato originale veniva cancellato dalla circoncisione, tutti coloro che morirono nel deserto, tanto bambini che adulti, si dannarono. Lo stesso si dica dei bambini che morivano prima dell'ottavo giorno, cioè della circoncisione, che non si poteva anticipare, come si è
detto.
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[50268] IIIª q. 70 a. 4 arg. 4 Praeterea, nihil impedit introitum regni caelestis nisi peccatum. Sed circumcisi ante passionem impediebantur ab introitu regni caelestis. Non ergo per circumcisionem homines iustificabantur a peccato.
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[50268] IIIª q. 70 a. 4 arg. 4
4. Niente impedisce d'entrare nel regno dei cicli all'infuori del peccato. Ma ai circoncisi prima della passione di Cristo non era permesso di entrare nel regno dei cieli. Dunque con la circoncisione gli uomini non venivano giustificati dal peccato.
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[50269] IIIª q. 70 a. 4 arg. 5 Praeterea, peccatum originale non dimittitur sine actuali, quia impium est a Deo dimidiam sperare veniam, ut Augustinus dicit. Sed nunquam legitur quod per circumcisionem remitteretur actuale peccatum. Ergo neque etiam originale per eam dimittebatur.
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[50269] IIIª q. 70 a. 4 arg. 5
5. Il peccato originale non si rimette senza quello attuale, perché, come dice S. Agostino, «Empio è sperare da Dio un mezzo perdono». Ma in nessun luogo si legge che la circoncisione rimetteva il peccato attuale. Dunque essa non cancellava nemmeno quello originale.
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[50270] IIIª q. 70 a. 4 s. c. Sed contra est quod Augustinus dicit, ad Valerium contra Iulianum, ex quo instituta est circumcisio in populo Dei, quod erat signaculum iustitiae fidei, ad sanctificationem purgationis valebat parvulis originalis veterisque peccati, sicut etiam Baptismus ex illo coepit valere tempore ad innovationem hominis, ex quo institutus est.
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[50270] IIIª q. 70 a. 4 s. c.
IN CONTRARIO: S. Agostino scrive: «Da quando fu istituita nel popolo di Dio, la circoncisione, che è «il segno della giustizia nella fede», produsse nei bambini la purificazione dall'antico peccato originale; come il battesimo cominciò a produrre il rinnovamento dell'uomo dall'istante in cui fu istituito».
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[50271] IIIª q. 70 a. 4 co. Respondeo dicendum quod ab omnibus communiter ponitur quod in circumcisione originale peccatum remittebatur. Quidam tamen dicebant quod non conferebatur gratia, sed solum remittebatur peccatum. Quod Magister ponit in I dist. IV Sent., et Rom. IV in Glossa. Sed hoc non potest esse, quia culpa non remittitur nisi per gratiam, secundum illud Rom. III, iustificati gratis per gratiam ipsius, et cetera. Et ideo alii dixerunt quod per circumcisionem conferebatur gratia quantum ad effectus remissionis culpae, sed non quantum ad effectus positivos, ne dicere cogerentur quod gratia in circumcisione collata sufficiebat ad implendum mandata legis, et ita superfluus fuit adventus Christi. Sed etiam haec positio stare non potest. Primo quidem, quia per circumcisionem dabatur pueris facultas suo tempore perveniendi ad gloriam, quae est ultimus effectus positivus gratiae. Secundo, quia priores sunt naturaliter, secundum ordinem causae formalis, effectus positivi quam privativi, licet secundum ordinem causae materialis sit e converso, forma enim non excludit privationem nisi informando subiectum. Et ideo alii dixerunt quod in circumcisione conferebatur gratia etiam quantum ad aliquem effectum positivum, qui est facere dignum vita aeterna, sed non quantum ad omnes effectus, quia non sufficiebat reprimere concupiscentiam fomitis, nec etiam ad implendum mandata legis. Quod etiam aliquando mihi visum est. Sed diligenter consideranti apparet quod non est verum. Quia minima gratia potest resistere cuilibet concupiscentiae, et vitare omne peccatum mortale, quod committitur in transgressione mandatorum legis, minima enim caritas plus diligit Deum quam cupiditas millia auri et argenti. Et ideo dicendum quod in circumcisione conferebatur gratia quantum ad omnes gratiae effectus, aliter tamen quam in Baptismo. Nam in Baptismo confertur gratia ex virtute ipsius Baptismi, quam habet inquantum est instrumentum passionis Christi iam perfectae. Circumcisio autem conferebat gratiam inquantum erat signum fidei passionis Christi futurae, ita scilicet quod homo qui accipiebat circumcisionem, profitebatur se suscipere talem fidem; vel adultus pro se, vel alius pro parvulis. Unde et apostolus dicit, Rom. IV, quod Abraham accepit signum circumcisionis, signaculum iustitiae fidei, quia scilicet iustitia ex fide erat significata, non ex circumcisione significante. Et quia Baptismus operatur instrumentaliter in virtute passionis Christi, non autem circumcisio, ideo Baptismus imprimit characterem incorporantem hominem Christo, et copiosiorem gratiam confert quam circumcisio, maior enim est effectus rei iam praesentis quam spei.
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[50271] IIIª q. 70 a. 4 co.
RISPONDO: Tutti sono d'accordo nell'affermare che nella circoncisione veniva rimesso il peccato originale. Secondo alcuni però in essa non veniva conferita la grazia, ma veniva soltanto rimesso il peccato. È l'opinione del Maestro. — Ora, questo è impossibile, perché la colpa non si rimette se non mediante la grazia, secondo l'affermazione di S. Paolo: «Giustificati gratuitamente per mezzo della grazia di lui ...».
Altri perciò hanno asserito che la circoncisione conferiva la grazia quanto alla rimozione della colpa, ma non quanto agli effetti positivi: per non essere costretti a dire che la grazia conferita nella circoncisione bastava all'osservanza dei precetti della legge, e che quindi era superflua la venuta di Cristo. — Ma neppure questa opinione è accettabile. Primo, perché la circoncisione dava ai bambini la possibilità di giungere a suo tempo alla gloria, che è l'ultimo effetto positivo della grazia. Secondo, perché nell'ordine delle cause formali gli effetti positivi vengono naturalmente prima degli effetti negativi, sebbene nell'ordine delle cause materiali sia vero il contrario: la forma infatti non esclude la privazione se non informando il soggetto.
Perciò altri hanno detto che nella circoncisione veniva conferita la grazia anche quanto all'effetto positivo di rendere l'uomo degno della vita eterna, ma non quanto a tutti gli effetti; perché non bastava a reprimere la concupiscenza del fomite e neppure a osservare le prescrizioni della legge. E questo fu una volta anche il mio parere. — Ma a chi considera diligentemente la cosa appare chiaro che ciò non è vero. Perché, la più piccola grazia basta per resistere a qualunque concupiscenza e per evitare ogni peccato mortale che si commette trasgredendo i comandamenti della legge: infatti un minimo di carità basta ad amare Dio più di quanto la cupidigia non ami «migliaia di pezzi d'oro e d'argento».
Perciò si deve concludere che nella circoncisione veniva conferita la grazia rispetto a tutti gli effetti di essa, ma in modo diverso che nel battesimo. Infatti nel battesimo la grazia è concessa in virtù dello stesso sacramento, virtù che il battesimo ha in quanto strumento della passione di Cristo già compiuta. La circoncisione invece conferiva la grazia in quanto era simbolo della fede nella passione futura di Cristo, nel senso che l'uomo ricevendo la circoncisione dichiarava di abbracciare tale fede; o direttamente, come facevano gli adulti, o per mezzo di altri, nel caso dei bambini.
Per questo anche l'Apostolo dice che «Abramo riceve il segno della circoncisione come segno della giustizia della fede», appunto perché la giustizia veniva dalla fede significata, non dalla circoncisione significante. E quindi, poiché il battesimo, a differenza della circoncisione, opera strumentalmente in virtù della passione di Cristo, il battesimo imprime il carattere che incorpora l'uomo a Cristo e conferisce più grazia della circoncisione: maggiore è infatti l'effetto di una realtà già presente che quella della sua speranza.
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[50272] IIIª q. 70 a. 4 ad 1 Ad primum ergo dicendum quod ratio illa procederet si ex circumcisione esset iustitia aliter quam per fidem passionis Christi.
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[50272] IIIª q. 70 a. 4 ad 1
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. Il ragionamento sarebbe valido, se la giustizia derivasse dalla circoncisione in altro modo, e non tramite la fede nella passione di Cristo.
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[50273] IIIª q. 70 a. 4 ad 2 Ad secundum dicendum quod, sicut ante institutionem circumcisionis fides Christi futuri iustificabat tam pueros quam adultos, ita et circumcisione data. Sed antea non requirebatur aliquod signum protestativum huius fidei, quia nondum homines fideles seorsum ab infidelibus coeperant adunari ad cultum unius Dei. Probabile tamen est quod parentes fideles pro parvulis natis, et maxime in periculo existentibus, aliquas preces Deo funderent, vel aliquam benedictionem eis adhiberent, quod erat quoddam signaculum fidei, sicut adulti pro seipsis preces et sacrificia offerebant.
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[50273] IIIª q. 70 a. 4 ad 2
2. Sia prima che dopo l'istituzione della circoncisione, era la fede nel Cristo futuro a giustificare tanto i bambini quanto gli adulti. Ma prima non era necessario alcun rito dichiarativo di tale fede, perché gli uomini non si erano ancora incominciati a riunire nel culto dell'unico Dio separandosi dagli infedeli. È probabile però che i genitori credenti, per i loro bambini e specialmente quando si trovavano in pericolo, facessero a Dio delle preghiere e dessero ai figli qualche benedizione, che era un segno di fede, come gli adulti offrivano per se stessi preci e sacrifici
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[50274] IIIª q. 70 a. 4 ad 3 Ad tertium dicendum quod populus in deserto praetermittens mandatum circumcisionis excusabatur, tum quia nesciebant quando castra movebantur; tum quia, ut Damascenus dicit, non necesse erat eos aliquod signum distinctionis habere quando seorsum ab aliis populis habitabant. Et tamen, ut Augustinus dicit, inobedientiam incurrebant qui ex contemptu praetermittebant. Videtur tamen quod nulli incircumcisi mortui fuerint in deserto, quia in Psalmo dicitur, non erat in tribubus eorum infirmus, sed illi soli videntur mortui in deserto qui fuerant in Aegypto circumcisi. Si tamen aliqui ibi incircumcisi mortui sunt, eadem ratio est de his et de his qui moriebantur ante circumcisionis institutionem. Quod etiam intelligendum est de pueris qui moriebantur ante octavum diem tempore legis.
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[50274] IIIª q. 70 a. 4 ad 3
3. Il popolo era scusato dall'osservare nel deserto il precetto della circoncisione, sia perché non sapevano quando dovessero muovere gli accampamenti; sia perché, come dice il Damasceno, non occorreva che avessero un segno di distinzione finché rimanevano isolati dagli altri popoli. Peccavano però di disobbedienza, nota S. Agostino, quelli che la trascuravano per disprezzo.
Sembra tuttavia che nessuno sia morto incirconciso nel deserto, perché secondo il Salmo «non c'era nelle loro tribù alcun infermo»; ma pare che a morire nel deserto siano stati solo quelli che erano stati circoncisi in Egitto. Nondimeno se morirono alcuni non circoncisi, la loro condizione era la stessa di coloro che erano morti quando la circoncisione non era ancora stata istituita. E ciò vale anche dei bambini che all'epoca della legge morivano prima dell'ottavo giorno.
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[50275] IIIª q. 70 a. 4 ad 4 Ad quartum dicendum quod in circumcisione auferebatur originale peccatum ex parte personae, remanebat tamen impedimentum intrandi in regnum caelorum ex parte totius naturae, quod fuit sublatum per passionem Christi. Et ideo etiam Baptismus ante passionem Christi non introducebat in regnum. Sed circumcisio, si haberet locum post passionem Christi, introduceret in regnum.
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[50275] IIIª q. 70 a. 4 ad 4
4. La circoncisione toglieva il peccato originale nelle sue conseguenze personali; ma esso rimaneva come impedimento a entrare nel regno dei cieli da parte della natura comune, impedimento che fu tolto dalla passione di Cristo. Anzi nemmeno il battesimo prima della passione di Cristo apriva quel regno. Ma la circoncisione, se valesse ora dopo la passione di Cristo, permetterebbe di entrarvi.
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[50276] IIIª q. 70 a. 4 ad 5 Ad quintum dicendum quod adulti, quando circumcidebantur, consequebantur remissionem non solum originalis, sed etiam actualium peccatorum, non tamen ita quod liberarentur ab omni reatu poenae, sicut in Baptismo, in quo confertur copiosior gratia.
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[50276] IIIª q. 70 a. 4 ad 5
5. Gli adulti, quando venivano circoncisi, conseguivano la remissione non solo del peccato originale, ma anche dei peccati attuali; senza tuttavia essere liberati da ogni debito di pena, come avviene nel battesimo, in cui viene conferita una grazia più abbondante.
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