Terza Parte e Supplemento > I Sacramenti > A quali persone si debba amministrare l'estrema unzione e in quali parti del corpo >
Se le parti da ungersi siano convenientemente determinate
Supplemento
Questione 32
Articolo 6
SEMBRA che queste parti non siano convenientemente determinate, affermando che l'infermo deve ricevere l'unzione sugli occhi, sulle narici, sulle orecchie, sulle labbra, sulle mani e sui piedi.
Infatti:
1. Il buon medico cura il male nella sua radice. Ma, come dice il Vangelo, "dal cuore vengono i cattivi pensieri che contaminano l'uomo". Quindi l'unzione va fatta sul petto.
2. La purezza di cuore è necessaria a chi morendo esce dalla Chiesa come a chi entra in essa. Ora, il sacerdote unge con il crisma il capo di coloro che entrano per indicare la purezza dell'anima. Quindi anche i moribondi vanno unti sul capo con l'estrema unzione.
3. Bisogna applicare il rimedio là dove più intenso è il male. Ora, l'infermità spirituale più intensa per l'uomo è nelle reni, e per la donna è nell'ombelico, come afferma S. Gregorio commentando questo testo di Giobbe: "La sua forza sta nei suoi fianchi". Quindi l'unzione va fatta su queste parti.
4. Come si pecca con i piedi, si pecca anche con le altre membra del corpo. Quindi come i piedi vanno unte anche le altre membra del corpo.
RISPONDO: In noi i principii del peccare e dell'agire sono gli stessi: perché il peccato consiste nell'azione. Ora, i nostri principii dell'agire sono tre: primo, la facoltà conoscitiva che dirige l'operazione; secondo, la facoltà appetitiva che la comanda; terzo, la facoltà motrice che la mette in esecuzione. Ma ogni nostra conoscenza comincia dai sensi. E poiché l'unzione va fatta dov'è l'origine del peccato, vengono unte le parti nelle quali sono situati i cinque sensi: cioè gli occhi per la vista; le orecchie per l'udito; le narici per l'olfatto; la bocca per il gusto; le mani per il tatto, il quale è localizzato soprattutto nei polpastrelli delle dita. Alcuni ungono anche le reni, per la facoltà appetitiva. E per la facoltà motrice, i piedi, suoi principali strumenti. Siccome però il primo principio è la facoltà conoscitiva, l'unzione dei cinque sensi viene osservata da tutti, come necessaria all'essenza del sacramento. Alcuni invece non compiono le rimanenti, mentre altri praticano l'unzione sui piedi e non quella sulle reni: questo perché le facoltà appetitiva e motrice sono principii secondari [dell'agire].
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. La conoscenza procede dal cuore soltanto per mezzo dell'immaginazione, la quale è, secondo Aristotele, "un movimento prodotto dal senso". Quindi prima radice del pensiero sono gli organi sensoriali, non il cuore: a meno che questo non si consideri come principio [vitale] di tutto il corpo. Ma in tal senso è radice remota.
2. Chi viene introdotto [nella Chiesa] ha bisogno di acquistare a purezza: mentre chi ne esce ha bisogno soltanto di purificarla. Perciò quest'ultimo va unto in quelle parti con le quali ha potuto macchiare la purezza dell'anima.
3. Da alcuni l'unzione viene praticata sulle reni, perché ivi predomina l'appetito concupiscibile. Ma, come abbiamo visto, la facoltà appetitiva non è la prima radice [dell'agire].
4. Gli organi corporei, mediante i quali si pecca, sono i piedi, le mani e la lingua, sui quali viene fatta l'unzione; lo sono anche i membri genitali, sui quali non si può praticare l'unzione a causa dell'immondezza di quelle parti e del rispetto dovuto al sacramento.
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