Articolo 12: “Credo
la vita eterna”
I. Il giudizio particolare
[1021] La morte pone fine alla vita
dell’uomo come tempo aperto all’accoglienza o al rifiuto della grazia divina
apparsa in Cristo . Il Nuovo Testamento parla del giudizio principalmente nella
prospettiva dell’incontro finale con Cristo alla sua seconda venuta, ma afferma
anche, a più riprese, l’immediata retribuzione che, dopo la morte, sarà data a
ciascuno in rapporto alle sue opere e alla sua fede. La parabola del povero
Lazzaro e la parola detta da Cristo in
croce al buon ladrone così come altri
testi del Nuovo Testamento parlano di
una sorte ultima dell’anima che può
essere diversa per le une e per le altre.
[1022] Ogni uomo fin dal momento
della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un
giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o
passerà attraverso una purificazione, o
entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, oppure si dannerà immediatamente per sempre .Alla sera della vita, saremo
giudicati sull’amore .