NEGLIGENZA
E' l’abitudine cattiva di chi non adempie i doveri inerenti al suo ufficio con
la cura e la sollecitudine necessarie. S. Tommaso la annovera tra i vizi
contrari alla prudenza.
Secondo l’Angelico la negligenza è un peccato speciale, perché è
mancanza della dovuta sollecitudine, la quale è un atto speciale della
ragione; anzi, dato che la sollecitudine retta appartiene alla prudenza, perciò
la negligenza, che è mancanza di rettitudine, è contraria alla prudenza. Se la negligenza riguarda cose necessarie per la salvezza
eterna, è peccato mortale. "Se invece la negligenza si limita a trascurare
un atto o una circostanza che non è indispensabile alla salvezza, e questo sia
fatto senza disprezzo, ma solo per mancanza di fervore, dovuta a un peccato veniale, allora la negligenza non è peccato
mortale ma veniale"(II-II. q.
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Battista Mondin.
Dizionario
enciclopedico del pensiero di S.Tommaso D'Aquino,
Edizioni Studio Domenicano, Bologna.