III.
Come viene celebrato il sacramento del Battesimo
L’iniziazione cristiana
[1229] Diventare cristiano richiede, fin dal tempo degli
Apostoli, un cammino e una iniziazione con diverse tappe. Questo
itinerario può essere percorso rapidamente o lentamente. Dovrà in ogni
caso comportare alcuni elementi essenziali: l’annunzio della Parola,
l’accoglienza del Vangelo che provoca una conversione, la professione di fede,
il Battesimo, l’effusione dello Spirito Santo, l’accesso alla Comunione eucaristica.
[1230] Questa iniziazione ha assunto forme molto diverse nel
corso dei secoli e secondo le circostanze. Nei primi secoli della Chiesa
l’iniziazione cristiana ha conosciuto un grande sviluppo, con un lungo periodo
di catecumenato e una serie di riti
preparatori che scandivano liturgicamente il cammino della preparazione catecumenale per concludersi con
la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana.
[1231] Dove il Battesimo dei bambini è diventato largamente
la forma abituale della celebrazione del sacramento, questa è divenuta un atto
unico che, in modo molto abbreviato, integra le tappe preparatorie
dell’iniziazione cristiana. Per la sua stessa natura il
Battesimo dei bambini richiede un catecumenato
post-battesimale. Non si tratta soltanto della necessità di una istruzione posteriore al Battesimo, ma del necessario
sviluppo della grazia battesimale nella crescita della persona. È l’ambito
proprio del catechismo .
[1232] Il Concilio Vaticano II ha ripristinato, per
[1233] Oggi, dunque, in tutti i riti latini e orientali,
l’iniziazione cristiana degli adulti incomincia con il loro ingresso nel catecumenato e arriva al suo culmine nella celebrazione
unitaria dei tre sacramenti del Battesimo, della Confermazione e
dell’Eucaristia . Nei riti orientali l’iniziazione cristiana dei bambini
incomincia con il Battesimo immediatamente seguito dalla Confermazione e
dall’Eucaristia, mentre nel rito romano essa continua durante alcuni anni di
catechesi, per concludersi più tardi con
La mistagogia della
celebrazione
[1234] Il significato e la grazia del sacramento del
Battesimo appaiono chiaramente nei riti della sua celebrazione. Seguendo con
attenta partecipazione i gesti e le parole di questa celebrazione, i fedeli
sono iniziati alle ricchezze che tale sacramento significa e opera in ogni
nuovo battezzato.
[1235] Il segno della croce, all’inizio della celebrazione, esprime il sigillo di Cristo su colui
che sta per appartenergli e significa la grazia della redenzione che Cristo ci
ha acquistata per mezzo della sua croce.
[1236] L’annunzio della Parola di Dio illumina con la verità rivelata i candidati e
l’assemblea, e suscita la risposta della fede, inseparabile dal Battesimo. Infatti il Battesimo è in modo tutto particolare «il
sacramento della fede», poiché segna l’ingresso sacramentale nella vita di
fede.
[1237] Dal momento che il Battesimo significa la liberazione
dal peccato e dal suo istigatore, il diavolo, viene pronunziato uno (o più) esorcismo(i)
sul candidato. Questi viene unto con l’olio dei
catecumeni, oppure il celebrante impone su di lui la mano, ed egli rinunzia
esplicitamente a Satana. Così preparato, può professare la fede della Chiesa
alla quale sarà «consegnato» per mezzo del Battesimo .
[1238] L’acqua battesimale viene quindi consacrata
mediante una preghiera di Epiclesi (sia al momento
stesso, sia nella notte di Pasqua).
[1239] Segue poi il rito essenziale del sacramento: il
Battesimo propriamente detto, che significa e opera la morte al peccato
e l’ingresso nella vita della Santissima Trinità attraverso la configurazione
al Mistero pasquale di Cristo. Il Battesimo viene
compiuto nel modo più espressivo per mezzo della triplice immersione nell’acqua
battesimale. Ma fin dall’antichità può anche essere
conferito versando per tre volte l’acqua sul capo del candidato.
[1240] Nella Chiesa latina questa triplice infusione è
accompagnata dalle parole del ministro: «N. , io ti
battezzo nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo». Nelle
liturgie orientali, mentre il catecumeno è rivolto verso l’Oriente, il
sacerdote dice: «Il servo di Dio, N. , è battezzato
nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo». E all’invocazione di ogni persona della Santissima Trinità, lo immerge
nell’acqua e lo risolleva.
[1241] L’unzione con il sacro crisma, olio profumato
consacrato dal vescovo, significa il dono dello Spirito Santo elargito al nuovo
battezzato. Egli è divenuto un cristiano, ossia «unto» di Spirito Santo,
incorporato a Cristo, che è unto sacerdote, profeta e re .
[1242] Nella liturgia delle Chiese orientali, l’unzione
post-battesimale costituisce il sacramento della Crismazione
(Confermazione). Nella liturgia romana, essa annunzia una seconda unzione con
il sacro crisma che sarà effettuata dal vescovo: cioè
il sacramento della Confermazione, il quale, per così dire, “conferma” e porta
a compimento l’unzione battesimale.
[1243] La veste bianca significa che il battezzato si
è «rivestito di Cristo» (Gal 3,27): egli è risorto con Cristo. La candela,
accesa al cero pasquale, significa che Cristo ha illuminato il neofita. In Cristo i battezzati sono«la luce del mondo» (Mt 5,14) . Il nuovo
battezzato è ora figlio di Dio nel Figlio Unigenito.
Può dire la preghiera dei figli di Dio: il Padre nostro.
[1244] La prima Comunione eucaristica. Divenuto figlio
di Dio, rivestito dell’abito nuziale, il neofita è
ammesso «al banchetto delle nozze dell’Agnello» e riceve il nutrimento della
vita nuova, il Corpo e il Sangue di Cristo. Le Chiese orientali conservano una
viva coscienza dell’unità dell’iniziazione cristiana amministrando la santa
Comunione a tutti i neo-battezzati e confermati, anche ai bambini piccoli,
ricordando la parola del Signore: «Lasciate che i bambini vengano a me e non
glielo impedite» (Mc 10,14).
[1245] La benedizione solenne conclude la celebrazione
del Battesimo. In occasione del Battesimo dei neonati la benedizione della madre occupa un posto di rilievo.