Sup, 24

Terza parte e Supplemento > I Sacramenti > La penitenza > L'assoluzione dalla scomunica


Supplemento
Questione 24
Proemio

Passiamo ora a considerare l'assoluzione dalla scomunica.
In proposito si pongono tre quesiti:

1. Se qualunque sacerdote possa assolvere i propri sudditi dalla scomunica;
2. Se una persona possa venire assolta dalla scomunica contro la sua volontà;
3. Se qualcuno possa venire assolto da una scomunica senza esserlo da un'altra.



Terza Parte e Supplemento > I Sacramenti > La penitenza > L'assoluzione dalla scomunica > Se qualunque sacerdote possa assolvere i propri sudditi dalla scomunica


Supplemento
Questione 24
Articolo 1

SEMBRA che qualunque sacerdote possa assolvere i propri sudditi dalla scomunica.
Infatti:
1. Il vincolo del peccato è più forte di quello della scomunica. Ma qualunque sacerdote può assolvere i sudditi dai peccati. A maggior ragione dalla scomunica.

2. Tolta la causa, sparisce l'effetto. Ma causa della scomunica è il peccato mortale. Quindi, se ogni sacerdote può assolvere da tale peccato, può assolvere anche dalla scomunica.

IN CONTRARIO: Può assolvere dalla scomunica la stessa autorità che l'ha inflitta. Ora, i semplici sacerdoti non possono scomunicare i propri sudditi. Perciò neppure possono assolverà.

RISPONDO: Possono assolvere dalla scomunica minore tutti coloro i quali possono assolvere dal peccato che si commette trattando con gli scomunicati. La scomunica maggiore, invece se è
stata inflitta dal giudice, può assolverla soltanto egli stesso oppure un suo superiore; ma se fu inflitta dalla legge, può assolverla il vescovo o anche il semplice sacerdote, ad eccezione dei seguenti sei casi che il Papa, autore della legge, si è riservato. Cioè: primo, se uno ha messo le mani addosso a un chierico o un religioso; secondo, se uno è stato denunziato per avere incendiato una chiesa; terzo, se uno è stato denunziato per aver violato una chiesa; quarto, se uno consapevolmente tratta nelle cose sacre con quelli nominalmente scomunicati dal Papa; quinto, se uno falsifica documenti della Sede Apostolica; sesto, se uno partecipa al delitto degli scomunicati. In questi casi si può essere assolti solamente da colui che ha inflitto la scomunica, anche se non si è suoi sudditi: può però una persona essere assolta dal vescovo o dal proprio sacerdote, purché prometta con giuramento di accettare le disposizioni che darà il giudice che pronunciò la sentenza.
Tuttavia il primo caso ammette otto eccezioni. Primo, in pericolo di morte, nel qual caso qualunque sacerdote può assolvere da qualunque scomunica; secondo, trattandosi del portinaio di un potente che abbia percosso senza odio o cattiva intenzione; terzo, quando il percussore è una donna; quarto, se, trattandosi di un servo, il padrone senza sua colpa, verrebbe a ricevere un danno dalla sua assenza; quinto, quando un regolare colpisce un altro regolare in maniera non grave; sesto, se il colpevole è povero; settimo, se è impubere, vecchio o malaticcio; ottavo, se ha nemici mortali.
Vi sono anche altri casi nei quali chi percuote un chierico non incorre la scomunica. Primo, se lo fa per motivi disciplinari, come, p. es., il maestro o il prelato; secondo, se lo fa per ischerzo; terzo, nel caso che lo trovasse a peccare con la moglie, la madre, la sorella o la figlia; quinto, se non sa di colpire un chierico; sesto, se il chierico colpito sia un apostata che già abbia ricevuto le tre ammonizioni; settimo, se il chierico si è dato a un genere di vita completamente contrario al suo, p. es., alla vita militare, oppure è bigamo.

SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. Benché di suo il vincolo del peccato sia più forte, tuttavia sotto un certo aspetto è maggiore quello della scomunica, in quanto questo obbliga non solo di fronte a Dio, ma anche di fronte alla Chiesa. Ecco perché per assolvere dalla scomunica si esige la giurisdizione in foro esterno, che non è richiesta per assolvere dai peccati; neppure si esige, in quest'ultimo caso, la promessa giurata di emendazione, come nell'assoluzione dalla scomunica. Col giuramento infatti, secondo l'Apostolo, possono comporsi le controversie esistenti fra gli uomini.

2. Poiché lo scomunicato resta escluso dai sacramenti della Chiesa, il sacerdote non può assolverlo dal peccato finché non è assolto dalla scomunica.



Terza Parte e Supplemento > I Sacramenti > La penitenza > L'assoluzione dalla scomunica > Se una persona possa venire assolta senza che lo voglia


Supplemento
Questione 24
Articolo 2

SEMBRA che nessuno possa essere assolto suo malgrado. Infatti:
1. Le cose spirituali non vengono mai date a chi non le vuole. Ora, l'assoluzione dalla scomunica è un bene spirituale. Quindi non si può concedere a chi non la vuole.

2. La contumacia è causa della scomunica. Ma quando uno, disprezzando la scomunica, non vuole essere assolto, diventa contumace in sommo grado. Quindi non può essere assolto.

IN CONTRARIO: Si può infliggere la scomunica a una persona contro la sua volontà. Ma ciò che a uno sopravviene contro la sua volontà, gli può essere anche tolto suo malgrado: come capita, p. es., con i beni di fortuna. Quindi uno può venire assolto dalla scomunica allo stesso modo.

RISPONDO: La differenza tra la colpa e la pena sta nel fatto che il principio della prima è dentro di noi, perché tutti i peccati sono volontari; mentre il principio della pena talvolta sta fuori di noi. Infatti per questa non è necessario che sia volontaria: anzi l'esser contro la volontà conviene proprio al concetto di pena. Ecco perché, come i peccati non vengono commessi involontariamente, così non si possono perdonare contro la volontà del peccatore; mentre la scomunica come può essere inflitta, così può anche essere assolta contro la volontà del reo.

SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. L'obiezione vale per quei beni spirituali che dipendono dalla nostra volontà, p. es., le virtù, che nessuno può perdere se non vuole. Qualcuno invece può per malattia contro la propria volontà perdere la scienza, benché sia spirituale. Perciò l'argomento non è a proposito.

2. Un superiore può prudentemente assolvere da una scomunica giustamente inflitta, benché continui la contumacia, se prevede che ciò possa giovare a colui al quale la scomunica è stata inflitta come medicina.



Terza Parte e Supplemento > I Sacramenti > La penitenza > L'assoluzione dalla scomunica > Se qualcuno possa venire assolto da una scomunica senza esserlo da tutte le altre


Supplemento
Questione 24
Articolo 3

SEMBRA che non si possa assolvere nessuno da una scomunica senza che venga assolto da tutte le altre. Infatti:
1. È necessario che l'effetto sia proporzionato alla causa. Ma la causa della scomunica è il peccato. Perciò, come nessuno può essere assolto da un peccato, se non è assolto da tutti gli altri, così neppure una scomunica può essere assolta senza le altre.

2. L'assoluzione dalla scomunica avviene nella Chiesa. Ma chi è gravato di una scomunica è fuori della Chiesa. Quindi, mentre ne resta una, non si può essere assolti dalle altre.

IN CONTRARIO: La scomunica è un castigo. Ora, si può liberare una persona da un castigo senza liberarla da un altro. Quindi si può assolvere anche da una scomunica, pur restando le altre.

RISPONDO: Le scomuniche non sono tra di loro connesse. Perciò è possibile assolvere qualcuno da una, ferme restando le altre.
Bisogna però tener presente che una persona può talvolta essere stata colpita con diverse scomuniche da parte dello stesso giudice. Nel caso, quando viene assolta da una, è sottinteso che è assolta anche da tutte: a meno che non sia espressamente detto il contrario; oppure che l'interessato nella petizione non faccia menzione di un motivo soltanto, mentre era stato scomunicato per vari. -
Altre volte uno può essere stato scomunicato da diversi giudici. Allora, per il fatto di venire assolto da una scomunica, non segue necessariamente che è assolto dalle altre: a meno che gli altri giudici non accettino la sua petizione di assoluzione e deleghino uno di loro perché assolva a nome di tutti.

SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. Tutti i peccati hanno in comune l'aversione della volontà da Dio, nella quale condizione non può darsi remissione di peccati: e quindi nessun peccato può essere rimesso senza gli altri. Tale connessione invece manca tra le scomuniche. Anzi neppure l'opposizione della volontà impedisce l'assoluzione dalla scomunica. Per conseguenza quell'argomento non prova.

2. Come una persona si può trovare fuori della Chiesa per diversi motivi, così è possibile sopprimere uno di quei motivi di separazione, restando fermi gli altri.

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