EVANGELIZZARE
CON GIOIA E SPERANZA
di Albino Luciani
"Perché
annunciare il Vangelo, dal momento che tutti sono
salvati dalla rettitudine del cuore?".
Però: la rettitudine
del cuore non basta da sola senza la grazia di Dio e senza il desiderio implicito
del battesimo. In materia ha sbagliato P. Feeney, che
interpretava troppo rigidamente l’ ”extra ecclesiam
nulla salus". Ma sbagliano anche coloro che
oggi si accontentano, per mandare in Paradiso, della sola "buona
coscienza" e dicono che lottare per un mondo più
giusto equivale, anche se si è atei, anche se non si ha il minimo desiderio del
battesimo, anche se si odia
* * *
Altra difficoltà:
"il mondo e la storia sono pieni dei “germi del
Verbo”; è illusione di portare il Vangelo là dove esso già si trova nei semi,
che il Signore stesso vi ha sparsi".
Risposta: I “semina
Verbi" sono aiuto, preparazione della
evangelizzazione, ma non di più. Se
l’evangelizzazione manca, Dio può sostituirla con mezzi straordinari che lui
solo conosce in vista della salvezza. Peraltro, se il Figlio è venuto, ciò è
stato precisamente per rivelarci, mediante la sua parola e la sua vita, i sentieri ordinari della salvezza. E ci ha ordinato di trasmettere agli altri questa
rivelazione con la sua stessa autorità. Non sarà inutile che ciascun cristiano
e ciascun evangelizzatore approfondisca nella preghiera questo pensiero: gli
uomini potranno salvarsi anche per altri sentieri,
grazie alla misericordia di Dio, benché noi non annunziamo loro il Vangelo; ma
potremo noi salvarci se, per negligenza, per paura, per vergogna, ciò
che S. Paolo chiamava “arrossire del Vangelo”, o in conseguenza
di idee false, trascuriamo di annunziarlo?"
Altro ostacolo
all’evangelizzazione: la mancanza di fervore, che “si
manifesta nella stanchezza, nella delusione, nell’accomodamento, nel disinteresse,
e soprattutto nella mancanza di gioia e di speranza".
COME EVANGELIZZARE
1.Con la testimonianza della vita. "L’uomo contemporaneo ascolta
più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri,
lo fa perché sono testimoni". “Lo diciamo a tutti: bisogna che il nostro
zelo per l’evangelizzazione scaturisca da una vera santità di vita ... senza questo contrassegno di santità, la nostra parola difficilmente si
aprirà la strada del cuore dell’uomo del nostro
tempo, ma rischia di essere vana e infeconda".
Con pensieri tratti da
* * *
2. Con la predicazione "ad extra".
Anche la più bella testimonianza si rivelerà a lungo impotente, se non è
illuminata, giustificata, ciò che Pietro chiamava "dare le ragioni della
propria speranza , esplicitata da un
annuncio chiaro e inequivocabile del Signore Gesù.
"Come potranno
credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza
che uno lo annunzi? ...".
Questa legge posta
un giorno dall’apostolo Paolo conserva ancor oggi tutta
la sua forza ... "la fatica, che provocano al giorno
d’oggi tanti discorsi vuoti, e l’attualità di molte altre forme di
comunicazione non devono tuttavia diminuire la forza permanente della parola,
né far perdere fiducia in essa"".
"
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3. Con la predicazione "ad intra".
a) L’
"omelia" ha un ruolo
speciale nell’evangelizzazione, nella misura in cui esprime la fede profonda
del ministro sacro che predica, ed è impregnata di amore ... e fedele al Magistero della Chiesa…., piena di speranza, nutriente per la
fede, generatrice di pace e di unità. Molte comunità parrocchiali o di altro tipo vivono e si consolidano
grazie alla omelia di ogni domenica, quando essa ha tali qualità". Ciò non
si è sempre verificato, se Dupanloup ha potuto dire: "In Francia si tengono ogni domenica 30
mila omelie: ciononostante,
b)
I sacramenti in quanto legati alla parola. Il compito,
infatti, dell’evangelizzazione è precisamente quello di educare nella fede in
modo tale che essa conduca ciascun cristiano a vivere
i sacramenti come veri sacramenti della fede, e non a riceverli passivamente o
a subirli.
c)
Le circostanze più varie, che "offrono
l'occasione di un annuncio discreto, ma incisivo, di
ciò che il Signore ha da dire in questa circostanza".
d) La catechesi. "L'intelligenza, soprattutto quella
dei fanciulli e degli adolescenti, ha bisogno di apprendere,
mediante un insegnamento religioso sistematico, i dati fondamentali, il
contenuto vivo della verità che Dio ha voluto trasmettere e che
e) Il contatto personale da persona a persona, che il Signore
"ha spesso praticato, come ad esempio attestano le conversazioni
con Nicodemo, Zaccheo,
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Opera Omnia, Vol.
7, pp.228-292