Articolo 1: LA
RIVELAZIONE DI DIO
III. Cristo Gesù - Mediatore e pienezza di tutta la
Rivelazione
Dio ha detto tutto nel
suo Verbo
[65] «Dio, che aveva già parlato
nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio» (Eb 1,1-2). Cristo, il Figlio di Dio
fatto uomo, è la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in lui
dice tutto, e non ci sarà altra parola che quella. San Giovanni della Croce,
sulle orme di tanti altri, esprime ciò in maniera luminosa, commentando (Eb 1,1-2): Dal momento in cui ci ha
donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva Parola, ci ha detto tutto
in una sola volta in questa sola Parola e non ha più nulla da dire... Infatti quello che un giorno diceva
parzialmente ai profeti, l’ha detto tutto nel suo Figlio, donandoci questo
tutto che è il suo Figlio. Perciò chi volesse ancora interrogare il Signore e
chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma
offenderebbe Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va
cercando cose diverse e novità .
Non ci sarà altra
Rivelazione
[66] «L’Economia cristiana, in
quanto è Alleanza Nuova e definitiva, non passerà mai e non è da aspettarsi
alcuna nuova Rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del
Signore nostro Gesù Cristo». Tuttavia,
anche se la Rivelazione è compiuta, non è però completamente esplicitata;
toccherà alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso
dei secoli.
[67] Lungo i secoli ci sono state
delle rivelazioni chiamate «private», alcune delle quali sono state
riconosciute dall’autorità della Chiesa. Esse non appartengono tuttavia al
deposito della fede. Il loro ruolo non è quello di «migliorare» o di
«completare» la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più
pienamente in una determinata epoca storica. Guidato dal Magistero della
Chiesa, il senso dei fedeli sa discernere e accogliere ciò che in queste
rivelazioni costituisce un appello autentico di Cristo o dei suoi santi alla
Chiesa. La fede cristiana non può accettare «rivelazioni» che pretendono di
superare o correggere la Rivelazione di cui Cristo è il compimento. È il caso
di alcune Religioni non cristiane ed anche di alcune recenti sette che si
fondano su tali «rivelazioni».