Articolo 6: LA
COSCIENZA MORALE
Introduzione
[1776] «Nell’intimo della coscienza
l’uomo scopre una legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve
obbedire e la cui voce, che lo chiama sempre ad amare e a fare il bene e a
fuggire il male, quando occorre, chiaramente parla alle orecchie del cuore...
L’uomo ha in realtà una legge scritta da Dio dentro al suo cuore... La
coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli si trova
solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità propria» .
II. La formazione della coscienza
[1783] La coscienza deve essere
educata e il giudizio morale illuminato. Una coscienza ben formata è retta e
veritiera. Essa formula i suoi giudizi seguendo la ragione, in conformità al
vero bene voluto dalla sapienza del Creatore. L’educazione della coscienza è
indispensabile per esseri umani esposti a influenze negative e tentati dal
peccato a preferire il loro proprio giudizio e a rifiutare gli insegnamenti
certi.
[1784] L’educazione della coscienza
è un compito di tutta la vita. Fin dai primi anni dischiude al bambino la
conoscenza e la pratica della legge interiore, riconosciuta dalla coscienza
morale. Un’educazione prudente insegna la virtù; preserva o guarisce dalla
paura, dall’egoismo e dall’orgoglio, dai risentimenti della colpevolezza e dai
moti di compiacenza, che nascono dalla debolezza e dagli sbagli umani.
L’educazione della coscienza garantisce la libertà e genera la pace del cuore.
[1785] Nella
formazione della coscienza la Parola di Dio è la luce sul nostro cammino; la dobbiamo
assimilare nella fede e nella preghiera e mettere in pratica. Dobbiamo anche
esaminare la nostra coscienza rapportandoci alla Croce del Signore. Siamo
sorretti dai doni dello Spirito Santo, aiutati della testimonianza o dai
consigli altrui, e guidati dall’insegnamento certo della Chiesa .