Bibbia a fumetti - Castigat ridendo mores - da Astrologia a Vita Sociale il dizionario dei problemi dell'uomo moderno

 

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Lettere di Pietro: si puô datare la prima verso ii 65, mentre Ia seconda è posteriore ed entrô nel “Canone” nd 40~50 secolo

In quali lingue è stata scritta la Bibbia?

 

            I testi originali della Bibbia sono stati scritti in tre lingue: l’ebraico, l’aramaico e il greco.

            L’ebraico è una lingua semitica, usata dagli Ebrei fino al tempo dei Persiani (5° secolo a.C.). Dal 1948 è divenuto la lingua ufficiale dello stato di Israele.

            L’aramaico (da Aram, antico nome della Siria) sotto l’impero persiano sostituì l’ebraico nell’uso corrente. Nei Vangeli ci sono alcune parole aramai­che come:”Talità kum, Abbà, Gabbatà, Gòlgota”.

            Il greco si diffuse in oriente con le conquiste di Alessandro Magno (333-323 a.C.) e divenne la lin­gua comune della cultura e del commercio.

 

L’Antico Testamento

 

E' stato scritto in ebraico, eccetto alcuni tratti scritti in aramaico (nel libro di Esdra e di Daniele). Nel    2°-3° secolo a.C. gli Ebrei di Alessandria tradussero in greco la loro Bibbia, con l’aggiunta di altri libri, il cui originale ebraico è andato perduto: Tobia, Giuditta, 1 Maccabei, Ba­ruc e il Siracide. Essi inoltre aggiunsero altre parti ai libri di Ester e di Daniele e composero diretta­mente in greco il 2 Maccabei e la Sapienza. Questi libri aggiunti si chiamano deuterocanonici, cioè “li­bri del secondo elenco”. Cosi nacque la Bibbia gre­Ca, detta anche dei Settanta (LXX) perché si ritene­va che avessero lavorato 70 traduttori in perfetto accordo.

 

Il    Nuovo Testamento

 

E' stato redatto tutto in gre­co. Le prime traduzioni latine sono state fatte già dal 2° secolo. San Girolamo (4° secolo) ne fece la revisione, tenendo presente i testi greci ed ebraici. Questa traduzione, a motivo della sua divulgazio­ne, fu chiamata la Volgata: é stata usata nella litur­gia della Chiesa latina fino alla recente riforma li­turgica.

 

Che cosa sono i generi letterari?

 

Si chiamano “generi letterari” le diverse forme del parlare o dello scrivere che troviamo in uso presso un popolo di una determinata epoca o regione per comunicare un dato pensiero.

            Essi non vanno confusi con lo stile personale di un autore, ma sono un fatto sociale che appartiene all’intesa tra i membri di uno stesso gruppo umano e presentano quindi una certa continuità; tuttavia possono variare secondo i luoghi o i tempi o anche la materia di cui si parla.

            Alcuni esempi, tra molti, sono la cronaca, l’espo­sizione storica, il romanzo, l’allegoria, la parabola, il canto epico, la poesia lirica, l’azione dramma­tica, la disputa dottrinale, ccc.

            Se anche, nella grande varietà di queste forme, i termini del discorso non vanno tutti presi nel loro senso nativo e primario, resta fermo che ogni gene­re letterario ha la sua propria verità.

            Non è vero che gli animali parlino: tuttavia l’an­tica favola del lupo e dell’agnello denuncia un fatto che purtroppo accade spesso tra gli uomini di tutti i tempi.

            Diversa è la verità del racconto storico dalla verità di una parabola come può essere il libro di Gio­na; ma la parabola si presta bene per descrivere con evidenza certi fatti, e quando è narrata dalla Bib­bia, parola di Dio, è anch’essa una testimonianza validissima di come agisce il Signore.

                     Di solito noi riconosciamo i generi letterari usati oggi e sappiamo come devono essere intesi.

            Un amico che torna da un’avventura è portato spontaneamente a esagerare il suo racconto e tutti comprendono come deve essere accolto.

            Per leggere la Bibbia dobbiamo imparare quali fossero i generi letterari usati dai popoli orientali di quel tempo, e a questo ci aiuta lo studio delle lette­rature antiche: cosa indispensabile, ad esempio, per comprendere i primi capitoli del Genesi.

                     Nella Bibbia possiamo incontrare tutti i generi let­terari possibili?

            Bisogna rispondere che, Siccome la Bibbia è pa­rola di Dio espressa per mezzo dell’uomo e in for­me umane, dove lo scrittore parla come strumento vivo e ragionevole attraverso la sua cultura, il suo linguaggio e anche i suoi limiti, nulla impedisce che noi vi troviamo tutti i generi letterari usati nei luo­ghi e nei tempi in cui essa fu scritta, eccetto quei generi che contrastano con la verità e la santità di Dio.


 

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