ASTROLOGIA, MUSA BUGIARDA
La mania degli oroscopi ha conquistato le
comunicazioni di massa: una moltitudine
di veggenti e di astrologi, legittimati con vigore da televisione e
giornali propinano le loro previsioni a tutte le ore del giorno. A fine d’anno
poi vi fu il “Venerdì” di
Repubblica interamente dedicato agli
oroscopi, proprio mentre Umberto Galimberti, psico-sociologo e
“tuttologo” a tempo pieno, tuonava contro
L’intellettualità che fa opinione pone alla
stessa stregua vescovi, cartomanti e maghi, propendendo benevolmente per questi
ultimi, come nella migliore tradizione laica e illuminista che ignora le
differenze antropologiche tra magia e religione. Una rilettura del Ramo d’oro di Frazer
(che certo non era un clericale) non sarebbe inutile. Mai nella storia si è
verificata alternativa radicale aut fides aut ratio .Non dimentichiamo che Voltaire, il porta-bandiera della
razionalità dei Lumi, era attivo nella Loggia massonica delle Nove Sorelle, in
cui dominava un tal Court de Gèbelin, fissato con i Tarocchi, il quale ispirò un
parrucchiere parigino, il celebre Etteilla il quale a sua volta iniziò l’intera città ai
segreti della cartomanzia.
E’ curioso ricordare che la prima denuncia al Sant’Uffizio contro Galileo
Galilei fu
inoltrata perché il fondatore della scienza sperimentale faceva gli oroscopi a
pagamento. Aveva previsto ad un tale che sarebbe morto dopo vent’anni
(crepi l’astrologo!) e aveva convinto un cavaliere tedesco che il suo piano
astrale era sbagliato e che era necessario farne un altro.
Il divieto ecclesiastico proibiva di fare
previsioni sulla data di morte, che doveva restare nell’insondabile segreto
della volontà di Dio. L’attuale moda culturale delle stelle, fa dimenticare i
fiaschi clamorosi e le false profezie
degli anni passati. Sembra proprio che
gli astrologi non ne azzecchino una. E’ stato detto che Scalfaro si
sarebbe dimesso, su “Ricerca
All'estero non è andata meglio. Il “Sun”
profetizzò che un’astronauta americana avrebbe partorito nello spazio,
e che un asteroide in rotta di collisione con
L'astrologia mantiene il suo prestigio
millenario in barba alla scienza e alla
ragione, mostrando una vischiosità culturale che prosegue, malgrado i
fallimenti e le ambiguità. L'idea
di un nesso profondo tra la volta
celeste e il destino delle persone ha accompagnato
l'umanità' per migliaia di anni.
I Babilonesi furono i primi ad esplorare sistematicamente il cielo
nelle limpide notti desertiche. Essi determinarono le posizioni degli astri e
ne calcolarono i movimenti, tracciarono
il cerchio astronomico dello Zodiaco
,diviso in 12
parti, ognuna contraddistinta da
un segno. Determinarono a tavolino che
il Sole percorreva queste parti o case
in trenta giorni. In queste case ,
definite con il nome di una costellazione, come Sagittario Acquario ,Gemelli o Pesci,
gli dei avevano le loro regge e
vivevano con le loro corti. Le divinità
astrali inviavano sulla Terra i loro influssi che condizionavano il carattere e
il destino di ogni uomo.
Ancora
oggi i segni
zodiacali portano il
nome delle antiche costellazioni babilonesi e i pianeti sono chiamati come gli dei romani
Marte, Giove, Saturno, Venere, Mercurio. I quattro elementi acqua,
aria, terra e fuoco dominano ognuno su tre segni a cui conferiscono proprietà, attributi e caratteristiche.
Siamo nel regno delle segrete corrispondenze
tra uomo, segno astrale, cosmo e
destino. La banale domanda alottiere
"di che segno sei ?" affonda le
sue radici in una
storia millenaria di
simboli potenti. Le costellazioni
erano considerate misteriosi
animali divini, i pianeti si amavano, si combattevano, si inseguivano : il cielo rifletteva in proporzioni
smisurate il mondo umano con le sue
passioni, le sue vicende, le sue angosce.
Un'armonia
profonda legava il microcosmo
umano al macrocosmo formando una sorta di accordo musicale: l'astrologia ha condiviso con la musica la
mistica dei numeri. Nelle segrete analogie della tradizione astrologica
tardo-medievale gli angeli avevano preso il posto delle divinità
astrali. Dante ad esempio
ha impostato la topografia della
sua Commedia in base ad una mappa
stellare. E' stato il grande trionfo dei simboli e delle allegorie dalla
potente suggestione estetica. Fino
alle soglie dell'età moderna l'astrologia e' stata una Scienza sacra, osservazione e meditazione, ricamo sapienziale di corrispondenze e
armonie, meno vistosamente legata al
mercato delle previsioni e degli
oroscopi inventati di sana pianta .Di
fronte alla pura
bellezza delle stelle
e alla maestà dell'incedere dei pianeti nelle sconfinate regioni dei cieli si
confermò la certezza che l'universo non era retto
dal caso
o dalla sciocca perfidia
dei demoni ma da una legge
eterna e immutabile. Nel cielo
andavano dunque ricercati gli archetipi e i presagi di ciò che e' terreno.
L'astrologia ha
ispirato l'arte figurativa,
l'architettura e la
poesia dall'antichità fino all'età
moderna. Le divinità astrali,
talvolta identificate con gli angeli planetari, furono accolte
nelle chiese , ornarono i palazzi dei Papi
e costituirono grandiosi
simboli talismanici adatti
a potenziare le energie dell'anima. Il
Perugino, Raffaello, Giulio Romano, il Veronese dettero vita ai simboli astrologici nel periodo
più splendente del Rinascimento. La visione astrologica ci riporta alle fantasie
millenarie dei grandi cicli cosmici e vitali in cui volentieri
vediamo inserito il modesto giorno
della nostra nascita,
che acquista un insolito prestigio e si carica di
suggestioni e presagi.
La moda dell'astrologia si potrebbe chiamare il
trionfo della visione Tolemaica del cosmo in quanto è rigidamente geocentrica.
Il Sole ruota intorno alla terra e tutti credono allo stesso impianto celeste
del cardinal Bellarmino,
l'accusatore di Galilei. La storia del costume dà
curiosamente ragione al Sant'Uffizio...
Oggi
tra i tanti fautori dell'astrologia solo una minoranza ristrettissima ha
contemplato per un ‘ intera notte
il sorgere e il
tramontare delle stelle, identificando costellazioni e pianeti. La distanza
emotiva tra noi e la volta del cielo e' abissale, malgrado si
inviino sonde oltre i limiti del sistema
solare.
Oggi non si crede più che gli astri siano i
palazzi di misteriosi di divinità o di
angeli potenti. Eppure si continuano a
fare gli oroscopi modernizzandoli con il computer nel
tentativo maldestro di
legittimare con la tecnologia elettronica l'antica conoscenza
sapienziale,
ormai dispersa come pulviscolo
splendente di nebulose lontane. L'attuale
diffusione dell'astrologia sta ad indicare, al di sotto della banale richiesta di indagare
un futuro inconoscibile, la confusione culturale
dell'uomo contemporaneo e la sua solitudine.
I rapporti costanti con Giove, Saturno e Venere, le relazioni con i
segni, le case, gli ascendenti e i nodi
lunari impediscono alla gente
di sentirsi abbandonata su di un piccolo
pianeta , che vaga a velocità
vertiginosa nei gelidi abissi di un universo muto .