II. Chi riceve e chi amministra questo sacramento?
In caso di malattia
grave...
[1514] L’Unzione degli infermi «non
è il sacramento di coloro soltanto che sono in fin di vita. Perciò il tempo
opportuno per riceverla si ha certamente già quando il fedele, per malattia o
per vecchiaia, incomincia ad essere in pericolo di morte» .
[1515] Se un malato che ha ricevuto
l’Unzione riacquista la salute, può, in caso di un’altra grave malattia,
ricevere nuovamente questo sacramento. Nel corso della stessa malattia il
sacramento può essere ripetuto se si verifica un peggioramento. È opportuno
ricevere l’Unzione degli infermi prima di un intervento chirurgico rischioso.
Lo stesso vale per le persone anziane la cui debolezza si accentua.
«...
chiami a sé i presbiteri della Chiesa»
[1516] Soltanto
i sacerdoti (vescovi e presbiteri) sono i ministri dell’Unzione degli infermi .
È dovere dei pastori istruire i fedeli sui benefici di questo sacramento. I
fedeli incoraggino i malati a ricorrere al sacerdote per ricevere tale
sacramento. I malati si preparino a riceverlo con buone disposizioni, aiutati
dal loro pastore e da tutta la comunità ecclesiale, che è invitata a circondare
in modo tutto speciale i malati con le sue preghiere e le sue attenzioni
fraterne.