Articolo 2: IL
SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE
Introduzione
[1285] Con il Battesimo e l’Eucaristia, il sacramento della
Confermazione costituisce l’insieme dei «sacramenti dell’iniziazione
cristiana», la cui unità deve essere salvaguardata. È dunque necessario
spiegare ai fedeli che la recezione di questo sacramento è necessaria per il
rafforzamento della grazia battesimale . Infatti, «con il sacramento della
Confermazione [i battezzati] vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa,
sono arricchiti di una speciale forza dallo Spirito Santo, e in questo modo
sono più strettamente obbligati a diffondere e a difendere con la parola e con
l’opera la fede come veri testimoni di Cristo» .
II. I segni e il rito della Confermazione
[1293] Nel rito di questo sacramento
è opportuno considerare il segno dell’unzione
e ciò che l’unzione indica e imprime: il sigillo spirituale.Nella simbolica biblica e
antica, l’unzione presenta
una grande ricchezza di significati: l’olio è segno di abbondanza e di gioia,
purifica (unzione prima e dopo il bagno), rende agile (l’unzione degli
atleti e dei lottatori); è segno di guarigione, poiché cura le contusioni e le
piaghe e rende luminosi di bellezza, di
salute e di forza.
[1294] Questi significati
dell’unzione con l’olio si ritrovano tutti nella vita sacramentale. L’unzione
prima del Battesimo con l’olio dei catecumeni ha il significato di purificare e
fortificare; l’unzione degli infermi esprime la guarigione e il conforto.
L’unzione con il sacro crisma dopo il Battesimo, nella Confermazione e
nell’Ordinazione, è il segno di una consacrazione. Mediante la Confermazione, i
cristiani, ossia coloro che sono unti, partecipano maggiormente alla missione
di Gesù Cristo e alla pienezza dello Spirito Santo di cui egli è ricolmo, in
modo che tutta la loro vita effonda il «profumo di Cristo» (2Cor 2,15).
[1295] Per mezzo di questa unzione
il cresimando riceve «il marchio», il sigillo dello Spirito Santo. Il sigillo è il simbolo della
persona, il segno della sua
autorità, della sua proprietà su un
oggetto (per questo si usava imprimere
sui soldati il sigillo del loro capo, come sugli schiavi quello del loro
padrone); esso autentica un atto giuridico
o un documento e, in certi casi,
lo rende segreto .
[1296] Cristo stesso si dichiara
segnato dal sigillo del Padre suo . Anche il cristiano è segnato con un
sigillo: «È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha
conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello
Spirito nei nostri cuori» (2Cor 1,22)
. Questo sigillo dello Spirito Santo segna l’appartenenza totale a Cristo,
l’essere al suo servizio per sempre, ma anche la promessa della divina
protezione nella grande prova escatologica .
La celebrazione della
Confermazione
[1297] La
consacrazione del sacro crisma è un momento importante che precede la celebrazione
della Confermazione, ma che, in un certo senso, ne fa parte. È il vescovo che,
il Giovedì Santo, durante la Messa crismale, consacra il sacro crisma per tutta
la sua diocesi. Anche nelle Chiese d’Oriente questa consacrazione è riservata
al Patriarca:
La liturgia antiochena
esprime in questi termini l’epiclesi della consacrazione del sacro crisma (myron):
«[Padre... manda il tuo Santo Spirito] su di noi e su questo olio che è davanti
a noi e consacralo, affinché per tutti coloro che ne verranno unti e segnati,
esso sia: myron santo, myron sacerdotale, myron regale, unzione di letizia, la
veste di luce, il manto della salvezza, il dono spirituale, la santificazione
delle anime e dei corpi, la felicità eterna, il sigillo indelebile, lo scudo
della fede e l’elmo invincibile contro tutte le macchinazioni dell’Avversario»
.
[1298] Quando la Confermazione
viene celebrata separatamente dal Battesimo, come avviene nel rito romano, la
Liturgia del sacramento ha inizio con la rinnovazione delle promesse
battesimali e con la professione di fede da parte dei cresimandi. In questo
modo risulta evidente che la Confermazione si colloca in successione al
Battesimo . Quando viene battezzato un adulto, egli riceve immediatamente la
Confermazione e partecipa all’Eucaristia .
[1299] Nel rito romano, il vescovo
stende le mani sul gruppo dei cresimandi: gesto che, fin dal tempo degli
Apostoli, è il segno del dono dello Spirito. Spetta al vescovo invocare
l’effusione dello Spirito:
"Dio onnipotente, Padre
del Signore nostro Gesù Cristo, che hai rigenerato questi tuoi figli dall’acqua
e dallo Spirito Santo liberandoli dal peccato, in fondi in loro il tuo santo
Spirito Paraclito: spirito di sapienza e di intelletto, spirito di consiglio e
di fortezza, spirito di scienza e di pietà, e riempili dello spirito del tuo
santo timore. Per Cristo, nostro Signore". ( Rito della Confermazione )
[1300] Segue il rito essenziale del sacramento. Nel rito latino, «il
sacramento della Confermazione si conferisce mediante l’unzione del crisma
sulla fronte, che si fa con l’imposizione della mano, e mediante le parole: “Accipe signaculum Doni Spiritus Sancti” -
"Ricevi il sigillo dello Spirito Santo, che ti è dato in dono”» . Presso
le Chiese orientali di rito bizantino, l’unzione con il myron viene fatta, dopo una preghiera di Epiclesi, sulle parti più significative del corpo: la fronte, gli
occhi, il naso, le orecchie, le labbra, il petto, il dorso, le mani e i piedi;
ogni unzione è accompagnata dalla formula: "Signaculum
doni Spiritus Sancti"- «Sigillo del dono dello Spirito Santo».
[1301] Il
bacio di pace che conclude il rito del sacramento significa ed esprime la
comunione ecclesiale con il vescovo e con tutti i fedeli .