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Articolo 3: IL SACRAMENTO DELL’EUCARISTIA

Articolo 3: IL SACRAMENTO DELL’EUCARISTIA

 

Introduzione

 

[1322] La santa Eucaristia completa l’iniziazione cristiana. Coloro che sono stati elevati alla dignità del sacerdozio regale per mezzo del Battesimo e sono stati conformati più profondamente a Cristo mediante la Confermazione, attraverso l’Eucaristia partecipano con tutta la comunità allo stesso sacrificio del Signore.

 

[1323] «Il nostro Salvatore nell’ultima Cena, la notte in cui veniva tradito, istituì il sacrificio eucaristico del suo Corpo e del suo Sangue, col quale perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della croce, e per affidare così alla sua diletta Sposa, la Chiesa, il memoriale della sua Morte e Risurrezione: sacramento di pietà, segno di unità, vincolo di carità, convito pasquale, “nel quale si riceve Cristo, l’anima viene ricolmata di grazia e viene dato il pegno della gloria futura”» .

 

I. L’Eucaristia - fonte e culmine della vita ecclesiale

II. Come viene chiamato questo sacramento?

III. L’Eucaristia nell’Economia della Salvezza

IV. La celebrazione liturgica dell’Eucaristia

V. Il sacrificio sacramentale: azione di grazie, memoriale, presenza

VI. Il banchetto pasquale

VII. L’Eucaristia - «Pegno della gloria futura»

 

In sintesi

 

[1406] Gesù dice: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno... Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la vita eterna... dimora in me e io in lui» (Gv 6,51; Gv 6,54; Gv 6,56).

 

[1407] L’Eucaristia è il cuore e il culmine della vita della Chiesa, poiché in essa Cristo associa la sua Chiesa e tutti i suoi membri al proprio sacrificio di lode e di rendimento di grazie offerto al Padre una volta per tutte sulla croce; mediante questo sacrificio egli effonde le grazie della salvezza sul suo Corpo, che è la Chiesa.

 

[1408] La celebrazione eucaristica comporta sempre: la proclamazione della Parola di Dio, l’azione di grazie a Dio Padre per tutti i suoi benefici, soprattutto per il dono del suo Figlio, la consacrazione del pane e del vino e la partecipazione al banchetto liturgico mediante la recezione del Corpo e del Sangue del Signore. Questi elementi costituiscono un solo e medesimo atto di culto.

 

[1409] L’Eucaristia è il memoriale della Pasqua di Cristo, cioè dell’opera della salvezza compiuta per mezzo della vita, della morte e della Risurrezione di Cristo, opera che viene resa presente dall’azione liturgica.

 

[1410] È Cristo stesso, sommo ed eterno sacerdote della Nuova Alleanza, che, agendo attraverso il ministero dei sacerdoti, offre il sacrificio eucaristico. Ed è ancora lo stesso Cristo, realmente presente sotto le specie del pane e del vino, l’offerta del sacrificio eucaristico.

 

[1411] Soltanto i sacerdoti validamente ordinati possono presiedere l’Eucaristia e consacrare il pane e il vino perché diventino il Corpo e il Sangue del Signore.

 

[1412] I segni essenziali del sacramento eucaristico sono il pane di grano e il vino della vite, sui quali viene invocata la benedizione dello Spirito Santo e il sacerdote pronunzia le parole della consacrazione dette da Gesù durante l’ultima Cena: «Questo è il mio Corpo dato per voi... Questo è il calice del mio Sangue...».

 

[1413] Mediante la consacrazione si opera la transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Sotto le specie consacrate del pane e del vino, Cristo stesso, vivente e glorioso, è presente in maniera vera, reale e sostanziale, il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua anima e la sua divinità .

 

[1414] In quanto sacrificio, l’Eucaristia viene anche offerta in riparazione dei peccati dei vivi e dei defunti, e al fine di ottenere da Dio benefici spirituali o temporali.

 

[1415] Chi vuole ricevere Cristo nella Comunione eucaristica deve essere in stato di grazia. Se uno è consapevole di aver peccato mortalmente, non deve accostarsi all’Eucaristia senza prima aver ricevuto l’assoluzione nel sacramento della Penitenza.

 

[1416] La santa Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo accresce in colui che si comunica l’unione con il Signore, gli rimette i peccati veniali e lo preserva dai peccati gravi. Poiché vengono rafforzati i vincoli di carità tra colui che si comunica e Cristo, ricevere questo sacramento rafforza l’unità della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.

 

[1417] La Chiesa raccomanda vivamente ai fedeli di ricevere la santa Comunione quando partecipano alla celebrazione dell’Eucaristia; ne fa loro obbligo almeno una volta all’anno.

 

[1418] Poiché Cristo stesso è presente nel Sacramento dell’altare, bisogna onorarlo con un culto di adorazione. La visita al Santissimo Sacramento «è prova di gratitudine, segno di amore e debito di riconoscenza a Cristo Signore» .

 

[1419] Poiché Cristo è passato da questo mondo al Padre, nell’Eucaristia ci dona il pegno della gloria futura presso di lui: la partecipazione al Santo Sacrificio ci identifica con il suo Cuore, sostiene le nostre forze lungo il pellegrinaggio di questa vita, ci fa desiderare la vita eterna e già ci unisce alla Chiesa del Cielo, alla Santa Vergine Maria e a tutti i Santi.

 

 

 

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