Articolo 2:
Il combattimento della preghiera
Introduzione
[2725] La preghiera è un dono della
grazia e da parte nostra una decisa risposta. Presuppone sempre uno sforzo. I grandi
oranti dell’Antica Alleanza prima di Cristo, come pure la Madre di Dio e i
santi con lui ce lo insegnano: la preghiera è una lotta. Contro chi? Contro noi
stessi e contro le astuzie del Tentatore che fa di tutto per distogliere l’uomo
dalla preghiera, dall’unione con il suo Dio. Si prega come si vive, perché si
vive come si prega. Se non si vuole abitualmente agire secondo lo Spirito di
Cristo, non si può nemmeno abitualmente pregare nel suo Nome. Il «combattimento
spirituale» della vita nuova del cristiano è inseparabile dal combattimento della
preghiera.
III. La confidenza filiale
[2734] La confidenza filiale è
messa alla prova - e si manifesta - nella tribolazione . La difficoltà
principale riguarda la preghiera di domanda, per sé o per gli altri
nell’intercessione. Alcuni smettono perfino di pregare perché, pensano, la loro
supplica non è esaudita. Qui si pongono due interrogativi: Perché riteniamo che
la nostra domanda non sia stata esaudita? In che modo la nostra preghiera è
esaudita, «efficace»?
Perché lamentarci di non
essere esauditi?
[2735] Una constatazione dovrebbe
innanzi tutto sorprenderci. Quando lodiamo Dio o gli rendiamo grazie per i suoi
benefici in generale, noi non ci preoccupiamo affatto di sapere se la nostra
preghiera gli è gradita. Invece abbiamo la pretesa di vedere il risultato della
nostra domanda. Qual è, dunque, l’immagine di Dio che motiva la nostra
preghiera: un mezzo di cui servirci oppure il Padre di nostro Signore Gesù
Cristo?
[2736] Siamo convinti che «nemmeno
sappiamo che cosa sia conveniente domandare» (Rm 8,26)? Chiediamo a Dio «i beni convenienti»? Il Padre nostro sa
di quali cose abbiamo bisogno, prima che gliele chiediamo, ma aspetta la nostra domanda perché la
dignità dei suoi figli sta nella loro libertà. Pertanto è necessario pregare
con il suo Spirito di libertà, per poter veramente conoscere il suo desiderio .
[2737] «Non avete perché non
chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i
vostri piaceri» (Gc 4,2-3) . Se
noi chiediamo con un cuore diviso, adultero,
Dio non ci può esaudire, perché egli vuole il nostro bene, la nostra
vita. «O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci
ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi?» (Gc 4,5). Il nostro Dio è «geloso» di noi, e questo è il segno
della verità del suo amore. Entriamo nel desiderio del suo Spirito e saremo
esauditi:
"Non rammaricarti se non
ricevi subito da Dio ciò che gli chiedi; egli vuole beneficiarti molto di più,
per la tua perseveranza nel rimanere con lui nella preghiera". ( Evagrio Pontico )
"Egli vuole che nella preghiera
si eserciti il nostro desiderio, in
modo che diventiamo capaci di ricevere ciò che egli è pronto a darci". ( S.Agostino )
In che modo la nostra
preghiera è efficace?
[2738] La rivelazione della
preghiera nell’Economia della salvezza ci insegna che la fede si appoggia
sull’azione di Dio nella storia. La confidenza filiale è suscitata dall’azione
di Dio per eccellenza: la Passione e la Risurrezione del Figlio suo. La
preghiera cristiana è cooperazione alla Provvidenza di Dio, al suo Disegno di
amore per gli uomini.
[2739] In san Paolo questa
confidenza è audace, fondata sulla
preghiera dello Spirito in noi e sull’amore fedele del Padre che ci ha donato
il suo unico Figlio . La trasformazione del cuore che prega è la prima risposta
alla nostra domanda.
[2740] La preghiera di Gesù fa
della preghiera cristiana una domanda efficace. Egli ne è il modello, egli
prega in noi e con noi. Poiché il cuore del Figlio non cerca se non ciò che
piace al Padre, come il cuore dei figli di adozione potrebbe attaccarsi ai doni
piuttosto che al Donatore?
[2741] Gesù
prega anche per noi, al nostro posto e in nostro favore. Tutte le nostre
domande sono state raccolte una volta per sempre nel suo Grido sulla croce ed
esaudite dal Padre nella sua Risurrezione, ed è per questo che egli non cessa
di intercedere per noi presso il Padre . Se la nostra preghiera è risolutamente
unita a quella di Gesù, nella confidenza e nell’audacia filiale, noi otteniamo
tutto ciò che chiediamo nel suo Nome; ben più di questa o quella cosa: lo
stesso Spirito Santo, che comprende tutti i doni.