Articolo 2: Il
combattimento della preghiera
Introduzione
[2725] La preghiera è un dono della grazia e
da parte nostra una decisa risposta. Presuppone sempre uno sforzo. I grandi
oranti dell’Antica Alleanza prima di Cristo, come pure
I. Le obiezioni alla preghiera
II. L’umile vigilanza del cuore
V. La preghiera dell’Ora di Gesù
In sintesi
[2752] La
preghiera suppone uno sforzo e una lotta contro noi stessi e contro le insidie
del Tentatore. Il combattimento della preghiera è inseparabile dal «combattimento spirituale», necessario per agire abitualmente
secondo lo Spirito di Cristo: si prega come si vive, perché si vive come si
prega.
[2753] Nel
combattimento della preghiera dobbiamo affrontare concezioni erronee, varie
mentalità diffuse, l’esperienza dei nostri insuccessi. A queste tentazioni, che
inducono a dubitare dell’utilità e perfino della possibilità della preghiera,
occorre rispondere con l’umiltà, la confidenza e la perseveranza.
[2754] Le principali
difficoltà nell’esercizio della preghiera sono la distrazione e l’aridità. Il
rimedio si trova nella fede, nella conversione e nella custodia del cuore.
[2755] Due
tentazioni frequenti minacciano la preghiera: la mancanza di fede e l’accidia, che
è una forma di depressione, dovuta al rilassamento dell’ascesi, e che porta
allo scoraggiamento.
[2756] La
confidenza filiale viene messa alla prova quando abbiamo la sensazione di non
essere sempre esauditi. Il Vangelo ci invita a
interrogarci sulla conformità della nostra preghiera al desiderio dello
Spirito.
[2757] «Pregate
incessantemente» (1Ts 5,17). È sempre possibile pregare. Anzi, è una
necessità vitale. Preghiera e vita cristiana sono inseparabili.
[2758] La preghiera
dell’Ora di Gesù, detta a ragione «preghiera
sacerdotale», ricapitola l’intera
Economia della creazione e della salvezza. Essa ispira le grandi petizioni del
«Padre nostro».