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Articolo 3: LA GIUSTIZIA SOCIALE

Articolo 3: LA GIUSTIZIA SOCIALE

 

Introduzione

 

[1928] La società assicura la giustizia sociale allorché realizza le condizioni che consentono alle associazioni e agli individui di conseguire ciò a cui hanno diritto secondo la loro natura e la loro vocazione. La giustizia sociale è connessa con il bene comune e con l’esercizio dell’autorità.

 

II. Uguaglianza e differenze tra gli uomini

 

 

[1934] Tutti gli uomini, creati ad immagine dell’unico Dio e dotati di una medesima anima razionale, hanno la stessa natura e la stessa origine. Redenti dal sacrificio di Cristo, tutti sono chiamati a partecipare alla medesima beatitudine divina: tutti, quindi, godono di una eguale dignità.

 

[1935] L’uguaglianza tra gli uomini poggia essenzialmente sulla loro dignità personale e sui diritti che ne derivano:

 

"Ogni genere di discriminazione nei diritti fondamentali della persona... in ragione del sesso, della stirpe, del colore, della condizione sociale, della lingua o religione, deve essere superato ed eliminato, come contrario al disegno di Dio". ( Gaudium et spes 29 )

 

[1936] L’uomo, venendo al mondo, non dispone di tutto ciò che è necessario allo sviluppo della propria vita, corporale e spirituale. Ha bisogno degli altri. Si notano differenze legate all’età, alle capacità fisiche, alle attitudini intellettuali o morali, agli scambi di cui ciascuno ha potuto beneficiare, alla distribuzione delle ricchezze . I «talenti» non sono distribuiti in misura eguale .

 

[1937] Tali differenze rientrano nel piano di Dio, il quale vuole che ciascuno riceva dagli altri ciò di cui ha bisogno, e che coloro che hanno «talenti» particolari ne comunichino i benefici a coloro che ne hanno bisogno. Le differenze incoraggiano e spesso obbligano le persone alla magnanimità, alla benevolenza e alla condivisione; spingono le culture a mutui arricchimenti:

 

"Io distribuisco le virtù tanto differentemente, che non do tutto ad ognuno, ma a chi l’una a chi l’altra... A chi darò principalmente la carità, a chi la giustizia, a chi l’umiltà, a chi una fede viva... E così ho dato molti doni e grazie di virtù, spirituali e temporali, con tale diversità, che non tutto ho comunicato ad una sola persona, affinché voi foste costretti ad usare carità l’uno con l’altro... Io volli che l’uno avesse bisogno dell’altro e tutti fossero miei ministri nel dispensare le grazie e i doni da me ricevuti". ( S.Caterina da Siena )

 

[1938] Esistono anche delle disuguaglianze inique che colpiscono milioni di uomini e di donne. Esse sono in aperto contrasto con il Vangelo:

 

"L’eguale dignità delle persone richiede che si giunga ad una condizione più umana e giusta della vita. Infatti le troppe disuguaglianze economiche e sociali, tra membri e tra popoli dell’unica famiglia umana, suscitano scandalo e sono contrarie alla giustizia sociale, all’equità, alla dignità della persona umana, nonché alla pace sociale ed internazionale". ( Gaudium et spes 29 )

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