III. La Chiesa - Tempio dello Spirito Santo
[797] «Quod est spiritus noster, id est anima nostra, ad membra nostra, hoc
est Spiritus Sanctus ad membra Christi, ad corpus Christi, quod est Ecclesia - Quello che il nostro
spirito, ossia la nostra anima, è per le nostre membra, lo stesso è lo Spirito
Santo per le membra di Cristo, per il Corpo di Cristo, che è la Chiesa» .
«Bisogna attribuire allo Spirito di Cristo, come ad un principio nascosto, il
fatto che tutte le parti del Corpo siano unite tanto fra loro quanto col loro
sommo Capo, poiché egli risiede tutto intero nel Capo, tutto intero nel Corpo,
tutto intero in ciascuna delle sue membra» . Lo Spirito Santo fa della Chiesa
«il tempio del Dio vivente» (2Cor 6,16)
.
"È alla Chiesa che è
stato affidato il «Dono di Dio»... In essa è stata posta la comunione con
Cristo, cioè lo Spirito Santo, caparra dell’incorruttibilità confermazione
della nostra fede, scala per ascendere a Dio... Infatti, dove è la Chiesa, ivi
è anche lo Spirito di Dio e dove è lo Spirito di Dio, ivi è la Chiesa e ogni
grazia".
( S.Ireneo )
[798] Lo Spirito Santo è «il
principio di ogni azione vitale e veramente salvifica in ciascuna delle diverse
membra del Corpo» . Egli opera in molti modi l’edificazione dell’intero Corpo
nella carità: mediante la Parola di Dio
«che ha il potere di edificare» (At
20,32); mediante il Battesimo con il quale forma il Corpo di
Cristo; mediante i sacramenti che fanno
crescere e guariscono le membra di Cristo; mediante «la grazia degli Apostoli»
che, fra i vari doni, «viene al primo posto»;
mediante le virtù che fanno agire secondo il bene, e infine mediante le
molteplici grazie speciali [chiamate «carismi»] , con le quali rende i fedeli
«adatti e pronti ad assumersi varie opere o uffici, utili al rinnovamento della
Chiesa e allo sviluppo della sua costruzione» .
I carismi
[799] Straordinari o semplici e
umili, i carismi sono grazie dello Spirito Santo che, direttamente o
indirettamente, hanno un’utilità ecclesiale, ordinati come sono
all’edificazione della Chiesa, al bene degli uomini e alle necessità del mondo.
[800] I carismi devono essere
accolti con riconoscenza non soltanto da chi li riceve, ma anche da tutti i
membri della Chiesa. Infatti sono una meravigliosa ricchezza di grazia per la
vitalità apostolica e per la santità di tutto il Corpo di Cristo, purché si
tratti di doni che provengono veramente dallo Spirito Santo e siano esercitati
in modo pienamente conforme agli autentici impulsi dello stesso Spirito, cioè
secondo la carità, vera misura dei carismi .
[801] È in
questo senso che si dimostra sempre necessario il discernimento dei carismi. Nessun
carisma dispensa dal riferirsi e sottomettersi ai Pastori della Chiesa, «ai
quali spetta specialmente, non di estinguere lo Spirito, ma di esaminare tutto
e ritenere ciò che è buono», affinché
tutti i carismi, nella loro diversità e complementarità, cooperino all’«utilità
comune» (1Cor 12,7) .