Articolo 7: IL
SETTIMO COMANDAMENTO
Introduzione
Non rubare (Es 20,15; Dt 5,19).
Non rubare (Mt 19,18).
[2401] Il settimo comandamento
proibisce di prendere o di tenere ingiustamente i beni del prossimo e di
arrecare danno al prossimo nei suoi beni in qualsiasi modo. Esso prescrive la
giustizia e la carità nella gestione dei beni materiali e del frutto del lavoro
umano. Esige, in vista del bene comune, il rispetto della destinazione
universale dei beni e del diritto di proprietà privata. La vita cristiana si
sforza di ordinare a Dio e alla carità fraterna i beni di questo mondo.
III. La dottrina sociale della Chiesa
[2419] «La Rivelazione cristiana ci
guida a un approfondimento delle leggi che regolano la vita sociale» . La
Chiesa dal Vangelo riceve la piena rivelazione della verità dell’uomo. Quando
compie la sua missione di annunziare il Vangelo, attesta all’uomo, in nome di
Cristo, la sua dignità e la sua vocazione alla comunione delle persone; gli
insegna le esigenze della giustizia e della pace, conformi alla sapienza
divina.
[2420] La Chiesa dà un giudizio
morale, in materia economica e sociale, «quando ciò sia richiesto dai diritti
fondamentali della persona o dalla salvezza delle anime» . Per ciò che attiene
alla sfera della moralità, essa è investita di una missione distinta da quella
delle autorità politiche: la Chiesa si interessa degli aspetti temporali del
bene comune in quanto sono ordinati al Bene supremo, nostro ultimo fine. Cerca
di inculcare le giuste disposizioni nel rapporto con i beni terreni e nelle
relazioni socio-economiche.
[2421] La dottrina sociale della
Chiesa si è sviluppata nel secolo diciannovesimo, all’epoca dell’impatto del
Vangelo con la moderna società industriale, le sue nuove strutture per la
produzione dei beni di consumo, la sua nuova concezione della società, dello
Stato e dell’autorità, le sue nuove forme di lavoro e di proprietà. Lo sviluppo
della dottrina della Chiesa, in materia economica e sociale, attesta il valore
permanente dell’insegnamento della Chiesa e, ad un tempo, il vero senso della
sua Tradizione sempre viva e vitale .
[2422] L’insegnamento sociale della
Chiesa costituisce un corpo dottrinale, che si articola man mano che la Chiesa,
alla luce di tutta la parola rivelata da Cristo Gesù, con l’assistenza dello
Spirito Santo, interpreta gli avvenimenti nel corso della storia . Tale
insegnamento diventa tanto più accettabile per gli uomini di buona volontà
quanto più profondamente ispira la condotta dei fedeli.
[2423] La dottrina sociale della
Chiesa propone principi di riflessione; formula criteri di giudizio, offre
orientamenti per l’azione:Ogni sistema secondo cui i rapporti sociali sarebbero
completamente determinati dai fattori economici, è contrario alla natura della
persona umana e dei suoi atti .
[2424] Una teoria che fa del
profitto la regola esclusiva e il fine ultimo dell’attività economica è
moralmente inaccettabile. Il desiderio smodato del denaro non manca di produrre
i suoi effetti perversi. È una delle cause dei numerosi conflitti che turbano
l’ordine sociale .Un sistema che sacrifica «i diritti fondamentali delle
singole persone e dei gruppi all’organizzazione collettiva della produzione» è
contrario alla dignità dell’uomo . Ogni pratica che riduce le persone a non essere
altro che puri strumenti in funzione del profitto, asservisce l’uomo, conduce
all’idolatria del denaro e contribuisce alla diffusione dell’ateismo. «Non
potete servire a Dio e a Mammona» (Mt
6,24; Lc 16,13).
[2425] La
Chiesa ha rifiutato le ideologie totalitarie e atee associate, nei tempi
moderni, al «comunismo» o al «socialismo». Peraltro essa ha pure rifiutato,
nella pratica del «capitalismo», l’individualismo e il primato assoluto della
legge del mercato sul lavoro umano . La regolazione dell’economia mediante la
sola pianificazione centralizzata perverte i legami sociali alla base; la sua
regolazione mediante la sola legge del mercato non può attuare la giustizia
sociale, perché «esistono numerosi bisogni umani che non hanno accesso al mercato»
. È necessario favorire una ragionevole regolazione del mercato e delle
iniziative economiche, secondo una giusta gerarchia dei valori e in vista del
bene comune.