Bibbia a fumetti - Castigat ridendo mores - da Astrologia a Vita Sociale il dizionario dei problemi dell'uomo moderno

 

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ASTROLOGIA, MUSA BUGIARDA

di Cecilia Gatto Trocchi

 

La mania degli oroscopi ha conquistato le comunicazioni di massa: una moltitudine  di veggenti e di astrologi, legittimati con vigore da televisione e giornali propinano le loro previsioni a tutte le ore del giorno. A fine d’anno poi vi fu il “Venerdì” di Repubblica   interamente dedicato agli oroscopi, proprio mentre Umberto Galimberti, psico-sociologo e “tuttologo” a tempo pieno, tuonava contro la Chiesa Cattolica che valuta  i miracoli di Padre Pio come prove di santità.

 

L’intellettualità che fa opinione pone alla stessa stregua vescovi, cartomanti e maghi, propendendo benevolmente per questi ultimi, come nella migliore tradizione laica e illuminista che ignora le differenze antropologiche tra magia e religione. Una rilettura del Ramo d’oro di Frazer (che certo non era un clericale) non sarebbe inutile. Mai nella storia si è verificata alternativa radicale aut fides aut ratio .Non dimentichiamo che Voltaire, il porta-bandiera della razionalità dei Lumi, era attivo nella Loggia massonica delle Nove Sorelle, in cui dominava un tal Court de Gèbelin, fissato con i Tarocchi, il quale ispirò un parrucchiere  parigino, il celebre  Etteilla  il quale a sua volta iniziò l’intera città ai segreti della cartomanzia.

 

E’ curioso ricordare che la prima denuncia al Sant’Uffizio contro Galileo Galilei  fu inoltrata perché il fondatore della scienza sperimentale faceva gli oroscopi a pagamento. Aveva previsto ad un tale che sarebbe morto dopo vent’anni (crepi l’astrologo!) e aveva convinto un cavaliere tedesco che il suo piano astrale era sbagliato e che era necessario farne un altro.

 

Il divieto ecclesiastico proibiva di fare previsioni sulla data di morte, che doveva restare nell’insondabile segreto della volontà di Dio. L’attuale moda culturale delle stelle, fa dimenticare i fiaschi clamorosi  e le false profezie degli anni passati. Sembra proprio che  gli astrologi non ne azzecchino una. E’ stato detto  che Scalfaro si sarebbe  dimesso,  su “Ricerca 90” pareva che la fortuna di D’Alema  sarebbe scesa, dato che gli astri gli erano sfavorevoli. Si era prevista una scoperta mineraria eccezionale in Sardegna e tempo addietro addirittura una riconciliazione tra Carlo e Diana. Nessun astrologo, dico nessuno aveva intravisto la morte della sfortunata principessa…

 

All'estero non è andata meglio. Il Sun profetizzò che un’astronauta americana avrebbe partorito nello  spazio,  e che un asteroide in rotta di collisione con la Terra sarebbe stato distrutto da missili  nucleari. I commentatori di Nostradamus davano per certo l’avvento di un leader mondiale detto “il Provveditore” che avrebbe cacciato misteriosi invasori dell’Occidente…La visione magico-astrologica del futuro resiste alle scoperte scientifiche, alla secolarizzazione e al disincanto del mondo. Come affermava Chesterton, quanto si smette di credere in Dio si può credere in qualunque cosa.

 

L'astrologia mantiene il suo prestigio millenario in barba alla  scienza e alla ragione, mostrando una vischiosità culturale che prosegue, malgrado i fallimenti e le ambiguità. L'idea  di  un nesso profondo tra la volta celeste e  il  destino delle persone ha accompagnato l'umanità' per migliaia di anni. 

 

I Babilonesi furono i primi  ad esplorare sistematicamente il cielo nelle  limpide notti desertiche.  Essi determinarono le posizioni degli astri e ne calcolarono i movimenti,  tracciarono il cerchio astronomico   dello   Zodiaco  ,diviso  in  12   parti,   ognuna contraddistinta da un segno. Determinarono  a tavolino che il Sole percorreva queste  parti  o  case in trenta giorni. In   queste  case  , definite con il nome di una costellazione, come Sagittario Acquario ,Gemelli o  Pesci,  gli  dei avevano le loro regge e vivevano con le  loro corti. Le divinità astrali inviavano sulla Terra i loro influssi che condizionavano il carattere e il destino di ogni uomo.

 

Ancora  oggi  i  segni  zodiacali  portano  il  nome  delle  antiche costellazioni  babilonesi e i  pianeti sono chiamati come gli  dei romani  Marte, Giove, Saturno, Venere, Mercurio. I quattro elementi  acqua,  aria,  terra  e fuoco dominano ognuno su tre segni a  cui conferiscono proprietà,  attributi e caratteristiche.

 

Siamo nel regno delle segrete corrispondenze tra uomo, segno astrale, cosmo e  destino.  La  banale domanda alottiere "di che segno  sei  ?" affonda  le  sue  radici  in una  storia  millenaria  di  simboli potenti. Le costellazioni  erano considerate  misteriosi animali divini,  i pianeti si amavano,  si combattevano, si inseguivano : il  cielo rifletteva in proporzioni smisurate  il mondo umano con le sue passioni, le sue vicende, le sue angosce.

 

Un'armonia  profonda legava  il microcosmo umano al  macrocosmo  formando una sorta di accordo musicale:  l'astrologia ha condiviso con la musica la mistica dei numeri. Nelle segrete analogie della tradizione  astrologica  tardo-medievale gli angeli avevano preso il posto delle divinità astrali. Dante ad  esempio  ha impostato  la topografia della sua Commedia in base ad una  mappa stellare. E' stato il grande trionfo dei simboli e delle allegorie dalla potente suggestione estetica. Fino  alle  soglie  dell'età moderna l'astrologia e'  stata una Scienza sacra,  osservazione e meditazione, ricamo sapienziale di corrispondenze   e  armonie, meno vistosamente legata al  mercato   delle previsioni e degli oroscopi inventati di sana pianta .Di  fronte  alla  pura  bellezza  delle  stelle  e  alla  maestà dell'incedere dei pianeti   nelle sconfinate regioni dei cieli si confermò  la  certezza che l'universo non era retto dal  caso  o dalla  sciocca  perfidia  dei demoni  ma da una  legge  eterna  e immutabile. Nel cielo andavano dunque ricercati gli archetipi e i presagi di ciò che e' terreno.

 

L'astrologia  ha  ispirato l'arte figurativa,  l'architettura  e  la  poesia  dall'antichità  fino all'età  moderna.  Le divinità astrali, talvolta  identificate  con gli angeli planetari, furono accolte nelle chiese , ornarono i palazzi dei Papi  e  costituirono  grandiosi  simboli  talismanici  adatti  a potenziare le energie dell'anima. Il  Perugino,  Raffaello, Giulio Romano, il Veronese  dettero vita ai simboli astrologici nel  periodo  più  splendente del Rinascimento.  La visione astrologica ci riporta alle fantasie millenarie  dei grandi  cicli cosmici e vitali in cui volentieri vediamo inserito  il modesto  giorno  della  nostra  nascita,   che  acquista  un insolito prestigio e si carica di suggestioni e presagi.

 

La moda dell'astrologia si potrebbe chiamare il trionfo della visione Tolemaica del cosmo in quanto è rigidamente geocentrica. Il Sole ruota intorno alla terra e tutti credono allo stesso impianto celeste del cardinal Bellarmino, l'accusatore di Galilei. La storia del costume dà curiosamente ragione al Sant'Uffizio...

 

Oggi  tra i tanti fautori dell'astrologia solo una minoranza ristrettissima ha contemplato per un ‘  intera  notte  il  sorgere e  il  tramontare  delle  stelle, identificando  costellazioni e pianeti. La distanza emotiva  tra noi  e la volta del cielo e' abissale, malgrado si inviino  sonde oltre i limiti del sistema solare.

 

Oggi non si crede più che gli astri siano i palazzi  di misteriosi di divinità o di angeli potenti. Eppure  si continuano a fare gli oroscopi modernizzandoli con il computer   nel   tentativo  maldestro  di  legittimare  con   la tecnologia  elettronica l'antica  conoscenza  sapienziale,  ormai   dispersa come pulviscolo splendente di nebulose lontane. L'attuale   diffusione  dell'astrologia  sta ad indicare, al  di sotto della banale richiesta di indagare un futuro inconoscibile, la confusione culturale dell'uomo contemporaneo e la sua solitudine.  I rapporti costanti con Giove, Saturno e Venere, le relazioni con i segni, le case, gli ascendenti e  i  nodi  lunari  impediscono alla gente di  sentirsi abbandonata su di un piccolo pianeta , che   vaga a velocità vertiginosa  nei gelidi abissi  di un universo muto .

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