Bibbia a fumetti - Castigat ridendo mores - da Astrologia a Vita Sociale il dizionario dei problemi dell'uomo moderno

 

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UNICITA’

 

UNICITA’

 

Figli di Dio si nasce. Ogni uomo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, è costituito persona nell’atto di essere donato a se stesso. E’ da solo a percepirsi come soggetto. Si tratta di appartenenza a sé donata in modo potenziale, tutta da realizzare nel corso della vita.

Il fondamento della condizione di figli, della unicità, della libertà è di natura metafisica, sta nell’essere per quanto precario. L’essere della persona nella sua articolazione ha spessore trascendente: c’è, ma non ha in sé la sua ragione. A ciascuno il compito di cercare fuori di sé la ragione della sua esistenza.

 

La condizione di figlio, che è libertà e responsabilità, mi costituisce, è la configurazione della mia esistenza. Non posso delegare a nessuno la responsabilità di quanto mi è stato messo in mano. Mi guardo intorno e provo stupore e curiosità. Conviene saper tenere il cuore nella condizione primitiva costituita dal desiderio di conoscere, come si tiene accesa una fiamma alimentandola continuamente. Stupore e curiosità sono alla base della conoscenza. “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.” (Giov. 8. 32).

 

Nella storia dell’umanità – lo sappiamo dalla Divina Rivelazione – è intervenuto qualche cosa di negativo, una pietra d’inciampo capace di portare fuori strada. Toccato dalla menzogna del peccato l’uomo ha perduto la consapevolezza di sé e l’autopossesso. Pare che nemmeno sia in grado di diagnosticare correttamente il suo male. Ingannato e alienato egli va alla ricerca di sé nel piacere cercandone le vie più raffinate, nella idolatria del denaro e nella stupidità del culto di se stesso: l’egocentrismo. La strada era indicata nella carità verso il prossimo, luogo per eccellenza, dove realizzare l’incontro con Dio.

 

Sembra che, paradossalmente, ci sia colpa nell’ignoranza. Sebbene l’ignoranza non sia un peccato, appare esiziale non accorgersi di essere ignoranti, espone alla stupidità e al pericolo reale di causare non pochi danni. Il peccato ha incidenza a livello metafisico oltre che morale. Nella condizione di peccato l’uomo non possiede la capacità di riscattarsi né di ricomporre la sua identità di figlio di Dio.

 

Il Redentore opera il riscatto, riacquista l’uomo alienato e lo ricompone restituendolo a se stesso, lo crea le seconda volta. Artefice della ricomposizione della persona è lo Spirito Santo come lo era stato la prima volta. Nella Pentecoste egli si posa su ogni testa in lingue di fuoco distinte e restituisce ciascuno a se stesso riconsegnandogli la sua identità e inconfondibilità.

E’ ricomposizione di livello metafisico e non solo morale.

 

Lo Spirito Santo attende cooperazione diligente e libera dalla persona di cui si occupa. Non riuscirò a vedere ricomposta la mia unicità fin tanto che non avrò imparato a distinguere e a trattare con adeguata finezza l’unicità di ogni persona con la quale vengo a contatto. Il valore della mia persona, come in un gioco di caccia al tesoro, è nascosto negli occhi di ciascuno dei miei fratelli e delle mia sorelle.

 

 

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