Articolo 3:
Le sette domande
II. Venga il tuo Regno
[2816] Nel Nuovo Testamento la
parola «Basileia» può essere tradotta con regalità (nome astratto), regno (nome
concreto) oppure signoria (nome d’azione). Il Regno di Dio è prima di noi; si è
avvicinato nel Verbo incarnato, viene annunciato in tutto il Vangelo, è venuto
nella Morte e Risurrezione di Cristo. Il Regno di Dio viene fin dalla santa
Cena e nell’Eucaristia, esso è in mezzo a noi. Il Regno verrà nella gloria
allorché Cristo lo consegnerà al Padre suo:
"È anche possibile che il Regno di Dio significhi Cristo in persona, lui
che invochiamo con i nostri desideri tutti i giorni, lui di cui bramiamo
affrettare la venuta con la nostra attesa. Come egli è la nostra Risurrezione,
perché in lui risuscitiamo, così può essere il Regno di Dio, perché in lui
regneremo". ( S.Cipriano di Cartagine )
[2817] Questa richiesta è il «Marana tha», il grido dello Spirito e della Sposa: «Vieni, Signore
Gesù».
"Anche se questa
preghiera non ci avesse imposto il dovere di chiedere l’avvento del Regno, noi
avremmo, con incontenibile spontaneità, lanciato questo grido, bruciati dalla
fretta di andare ad abbracciare ciò che forma l’oggetto delle nostre speranze.
Le anime dei martiri, sotto l’altare, invocano il Signore gridando a gran voce:
«Fino a quando, Sovrano, non vendicherai il nostro sangue sopra gli abitanti
della terra?» (Ap
6,10). A loro, in realtà, dev’essere fatta
giustizia, alla fine dei tempi. Signore, affretta, dunque, la venuta del tuo
Regno!" ( Tertulliano )
[2818] Nella Preghiera del Signore
si tratta principalmente della venuta finale del Regno di Dio con il ritorno di
Cristo . Questo desiderio non distoglie però la Chiesa dalla sua missione in
questo mondo, anzi, la impegna maggiormente. Infatti, dopo la Pentecoste, la
venuta del Regno è l’opera dello Spirito del Signore, inviato «a perfezionare
la sua opera nel mondo e compiere ogni santificazione» .
[2819] «Il Regno di Dio... è
giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo» (Rm 14,17). Gli ultimi tempi, nei quali siamo, sono quelli
dell’effusione dello Spirito Santo. Pertanto è ingaggiato un combattimento
decisivo tra «la carne» e lo Spirito:
"Solo un cuore puro può dire senza trepidazione alcuna: «Venga il tuo
Regno». Bisogna essere stati alla scuola di Paolo per dire: «Non regni più
dunque il peccato nel nostro corpo mortale» (Rm 6,12). Colui che nelle azioni,
nei pensieri, nelle parole si conserva puro, può dire a Dio: «Venga il tuo
Regno!».
( S. Cirillo di Gerusalemme )
[2820] Con un discernimento secondo
lo Spirito, i cristiani devono distinguere tra la crescita del Regno di Dio e
il progresso della cultura e della società in cui sono inseriti. Tale
distinzione non è una separazione. La vocazione dell’uomo alla vita eterna non
annulla ma rende più imperioso il dovere di utilizzare le energie e i mezzi
ricevuti dal Creatore per servire in questo mondo la giustizia e la pace .
[2821] Questa
domanda è assunta ed esaudita nella preghiera di Gesù, presente ed
efficace nell’Eucaristia; produce il suo frutto nella vita nuova secondo le
Beatitudini .